epa08993554 Afghan health workers unload the first shipment boxes of Covid-19 coronavirus vaccine donated by the Indian government, at the Kabul airport on 07 February 2021. Afghanistan received 500,000 doses of AstraZeneca COVID-19 vaccine from India on 07 February, the first to arrive in the country, which is still waiting for emergency approval from the World Health Organization before it can use them. EPA/HEDAYATULLAH AMID

Covid: Oms e Unicef, in soli 10 Paesi tre quarti delle dosi

Delle 128 milioni di dosi di vaccino somministrate finora, oltre i tre quarti delle vaccinazioni sono avvenute in soli 10 paesi che rappresentano il 60% del Pil mondiale. Ad oggi, in circa 130 paesi deve essere ancora somministrata una singola dose di vaccino.

Lo affermano in una nota l’Oms e l’Unicef sottolineando che “questa strategia autolesionista costerà vite e mezzi di sostentamento e darà al virus ulteriore opportunità di mutare, eludere i vaccini e minacciare la ripresa economica globale” L’Unicef e l’Oms chiedono pertanto “ai leader di guardare oltre i propri confini e attuare una strategia di vaccinazione che possa porre veramente fine alla pandemia e limitare le varianti del virus”.
Gli operatori sanitari, affermano, sono stati in prima linea nella pandemia nei contesti a basso e medio reddito e dovrebbero essere protetti per primi in modo che possano proteggere noi. I paesi che partecipano al Covax si stanno preparando a ricevere e utilizzare i vaccini. Manca però una fornitura equa dei vaccini.
Per assicurare che cominci la distribuzione del vaccino in tutti i paesi è assolutamente necessario che i governi che hanno vaccinato i propri operatori sanitari e la popolazione a più alto rischio di malattie gravi condividano i vaccini attraverso Covax. E’ inoltre importante che l’Access to Covid-19 Tools Accelerator e Covax, il suo pilastro per i vaccini, siano pienamente finanziati in modo che i fondi e il supporto tecnico siano disponibili per i paesi a basso e medio reddito. I produttori di vaccini allochino equamente le limitate forniture di vaccini; condividano informazioni sulla sicurezza, l’efficacia e la produzione, come priorità, con l’Oms per il controllo dei regolamenti e delle politiche.
Il Covid-19, concludono nella nota Oms e Unicef, “ha mostrato che i nostri destini sono fortemente connessi. Che vinciamo o perdiamo, lo faremo insieme”.

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