“Bisogna ricalibrare almeno fino a fine anno tutte le scadenze dei provvedimenti adottati un anno fa, all’esplodere della crisi pandemica che non si pensava sarebbe stata così lunga”. Lo afferma Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione bancaria italiana in un’intervista ad Avvenire. Secondo Patuelli “sono due binari di sostegno all’economia che non possono essere interrotti: le moratorie sui crediti, arrivate oggi alla cifra di 294 miliardi di euro e in scadenza a fine giugno; e i prestiti garantiti, tramite il Fondo di garanzia o la Sace.
Sono questioni che abbiamo segnalato con grande anticipo, proporzionale alla loro importanza, e che ho ricordato a Mario Draghi, quando convocò l’Abi il 10 febbraio. Specie tutta la filiera del turismo e dell’ospitalità, settore produttivo primario, è in grave difficoltà: non può essere lasciata a se stessa”. In pratica, prosegue, si tratta di “mantenere le misure di sostegno a favore dei debitori fino a che la ripresa non si sia ben consolidata. Quando la ripresa avrà preso slancio, i criteri di concessione dovrebbero essere indirizzati verso le imprese con difficoltà di liquidità, ma in continuità aziendale, e verso le famiglie più vulnerabili prevenendo errori di classificazione dei crediti e la crescita del numero di imprese zombie”.