Children from a large family are in distance learning (DAD, 'didattica a distanza') amid the Covid-19 Coronavirus pandemic, in Milan, Italy, 05 March 2021. COVID-19 contagion has been rising sharply in Italy after the arrival of new, more contagious variants of the virus, including the British one, which has become the predominant form. ANSA/ ANDREA FASANI

Covid: Speranza firma le ordinanze, Campania zona rossa da lunedì. Veneto e Friuli in arancione

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, ha firmato le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 8 Marzo. Passano in area arancione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto. La Campania e la Romagna passano in zona rossa da lunedì 8 marzo.

Il governatore campano De Luca aveva già lanciato l’allarme: ‘Siamo ormai in zona rossa’

LOMBARDIA – “Sapevo che il provvedimento sarebbe stato impopolare, ma tra la popolarità e la necessità di tutelare la salute dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie, ho scelto quest’ultima”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione “Mattino Cinque” su Canale 5, commentando la decisione di mettere da oggi tutta la regionein fascia arancione rinforzata, con immediata chiusura delle scuole. “Non è stata una decisione nata dalla mia testa, ma dalla valutazione di una serie di esperti, tecnici e scienziati i quali mi hanno a prendere il provvedimento con la massima urgenza e tempestività – ha aggiunto -. È emerso come questa variante del virus, che ormai in Lombardia è maggioritaria, è particolarmente aggressiva, più rapida nella diffusione e colpisce anche i giovani, che fino a pochi mesi fa erano quasi indenni. In Lombardia è successo in tante occasioni che se scuole si siano trasformate in un importante focolaio”. A partire dalla mezzanotte, tutta la Lombardia è passata in zona arancione rinforzato. Lo ha stabilito un’ordinanza firmata ieri dal governatore Attilio Fontana e valida fino al prossimo 14 marzo, che prevede tra l’altro lo stop alla didattica in presenza in tutte le scuole di ogni ordine e grado (tranne gli asili nido), il divieto di utilizzare le aree giochi all’interno dei parchi e quello di recarsi nelle seconde case. Il passaggio in arancione rafforzato è legato all’andamento della situazione epidemiologica che presenta condizioni di un rapido peggioramento, con un’incidenza in crescita in tutti i territori della Lombardia, anche in relazione alle classi di età più giovani.

ROMAGNA – Entrata in zona rossa da lunedì 8 marzo, per tutti i comuni della Ausl Romagna. Si tratta – spiega la Regione – di quelli delle province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, territori già in arancione scuro fatta eccezione per il Forlivese, anch’esso in rosso da lunedì. Sulla base dei dati dell’Azienda sanitaria, e informati i sindaci, la Regione adotterà domani una nuova ordinanza, in vigore dall’8 fino domenica 21 per fronteggiare la diffusione dei contagi, che continua ad aumentare a causa delle nuove varianti, anche fra giovani e giovanissimi e alla luce dell’ aumento dei ricoveri nei reparti Covid e nelle terapie intensive.

PIEMONTE- La Regione Piemonte attua l’ultimo Dpcm in materia di Coronavirus “rafforzando l’arancione con le misure previste per la scuola”, ovvero didattica a distanza anche per materne ed elementari, “in 20 distretti su 38”. Così il governatore Alberto Cirio, a margine della tappa astigiana del roadshow sulla programmazione dei fondi europei. “Sono misure dolorose, che vorremmo evitare – aggiunge – per questo stiamo facendo un lavoro certosino, applicando i parametri del Dpcm distretto per distretto”. Gli uffici regionali sono al lavoro per ultimare l’elenco con l’indicazione di tutti i comuni e delle relative disposizioni. “Il presidente Cirio sulle scuole, per Torino dovrebbe confermare la Dad dalla seconda media in su, restando in presenza le elementari e la prima media”. Così la sindaca Chiara Appendino nella diretta Facebook in cui risponde alle domande dei cittadini. Il capoluogo piemontese non dovrebbe dunque rientrare tra le 20 aree arancioni rafforzate, sulle 38 in cui è stato suddiviso il Piemonte, dove invece il governatore Cirio ha già annunciato che la didattica sarà a distanza anche per le materne e le elementari. Il Piemonte vieta l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, aree skate in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici di tutta la Regione. E’ fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità. Il provvedimento è in vigore da domani. Una sola persona per nucleo familiare nei negozi e una “forte raccomandazione” di preferire la consegna a domicilio rispetto all’asporto per le attività di ristorazione. Sono alcuni dei provvedimenti della nuova stretta anti-Covid decisa dalla Regione Piemonte e in vigore fino al 20 marzo. “L’accesso alle attività commerciali – spiega una nota – sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di recare con sé minori, disabili o anziani).

TOSCANA – Toscana ancora per una settimana in zona arancione, ma con zone rosse la provincia di Pistoia e i comuni di Cecina (Livorno) e Castellina Marittima (Pisa): lo ha annunciato il presidente della Regione, Eugenio Giani, parlando coi cronisti a margine della prima riunione del Comitato emergenza prevenzione scolastica (Ceps) tenutasi per decidere le misure sulle scuole. “Il ministro Speranza – ha detto Giani – poco fa mi ha telefonato per comunicarmi che dai dati la nostra è una zona arancione, che rimane per questa settimana. Vi è un addendum, ovvero una zona rossa provinciale, che è quella della provincia di Pistoia”.

SARDEGNA  – Test obbligatori per chi arriva in Sardegna da lunedì 8 marzo sino al 24 marzo. Il governatore Christian (Christian/Rpt) Solinas ha firmato questa sera l’ordinanza che conferma le anticipazioni circolate in mattinata. Chi vorrà fare il suo ingresso nell’Isola e non è stato vaccinato o non è in grado di certificare di essersi sottoposto al tampone prima dell’arrivo avrà tre alternative per poter restare nella regione: recarsi presso le aree dedicate nei porti e aeroporti per sottoporsi al tampone rapido antigenico; recarsi, entro 48 ore in struttura autorizzata e sottoporsi al tampone molecolare; isolamento fiduciario per 10 giorni.

ABRUZZO – In Abruzzo scuole materne e dell’infanzia e barbieri, parrucchieri e centri estetici continueranno ad essere aperti anche nelle zone cosiddette rosse locali istituite dalla Regione. Il presidente, Marco Marsilio, sta infatti per firmare una nuova ordinanza che proroga le maggiori restrizioni per determinate aree, ma le misure e i divieti verranno elencati nel provvedimento e non si farà più riferimento alle norme contenute nei Dpcm. Di fatto le maggiori restrizioni rappresentano un inasprimento delle misure previste per la zona arancione, in cui si trova l’Abruzzo. La zona con maggiori restrizioni non sarà più definita ‘rossa’. Il governatore abruzzese pensa alla riapertura delle scuole il 15.

VENETO – “Siamo zona arancione, me l’ha confermato il ministro e posso dirlo”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia. “E il dato che ci ‘spara’ in arancione – ha aggiunto – è l’esempio della velocità del virus”. ”

FRIULI VG-  Da lunedì tutto il Friuli Venezia Giulia sarà in zona arancione”. Lo ha anticipato il governatore Massimiliano Fedriga, precisando di averlo appreso informalmente dal ministro Speranza. Il passaggio da giallo ad arancione , ha spiegato Fedriga, non è dovuto al Rt quanto “al repentino e vistoso aumento dei contagi ” in Regione

CALABRIA – Scuole chiuse in Calabria a partire da lunedì e per due settimane. E’ la decisione del presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì che stamani, nel corso della riunione dell’Unità di crisi per il Covid-19, ha sottolineato la necessità di sospendere la didattica in presenza in tutte le scuole di ordine e grado e nelle università. La disposizione verrà ratificata da una specifica ordinanza, che sarà in vigore da lunedì e per due settimane. La didattica in presenza sarà consentita solo nei casi di handicap gravi degli studenti e per un numero limitato di ore. Spirlì ha sollecitato un intervento deciso per arginare le varianti.

UMBRIA – L’Umbria è stata confermata in fascia ‘arancione’ per il rischio Covid dal Ministero della Salute. La Regione ha quindi emesso una nuova ordinanza, valida fino al 21 marzo (salvo modifiche anticipate in base al mutamento del quadro epidemiologico) che si allinea al nuovo Dpcm e che conferma alcune delle misure già in essere. “Dal confronto con il Cts, e sentito il ministro della Salute Roberto Speranza – ha spiegato la presidente della Regione Donatella Tesei – abbiamo individuato una serie di restrizioni calibrate in base alla diffusione del contagio. È evidente che in questa tipologia di ordinanza il parere sanitario ha un’influenza determinate e che la volontà è quella di ispirare l’azione amministrativa al principio della massima precauzione al fine di garantire la mitigazione del contagio”. Tra le modifiche, rispetto all’ordinanza precedente, l’adeguamento al Dpcm per l’orario del coprifuoco in tutto il territorio regionale, che sarà dalle 22 alle 5 del giorno successivo, anche allo scopo di facilitare – spiega Palazzo Donini – i servizi di asporto, e la possibilità nella sola provincia di Terni di tenere attività corsistiche individuali in presenza.

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