Covid, Uecoop: “Stop coprifuoco vale 300mila posti nello spettacolo”

Lo stop al coprifuoco dopo quasi 7 mesi in cui gli italiani sono stati costretti a rientrare a casa alle dieci di sera vale oltre 300mila posti di lavoro nel settore degli spettacoli con cinema, teatri, sale da concerto e altri locali che potranno allungare gli orari in cui sono ammessi gli spettatori. E’ quanto emerge in una nota dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Inps in riferimento alle decisioni della cabina di regia del Governo sulle misure anti contagio a livello nazionale per l’emergenza Covid. Una boccata di ossigeno per un settore che nell’anno della pandemia ha perso quasi l’87% dei consumi – spiega Uecoop – prosciugando i redditi di migliaia di lavoratori che rischiano di entrare a fare parte delle schiere dei nuovi poveri in Italia.Le limitazioni di sicurezza imposte su orari e spostamenti – sottolinea Uecoop – sono costate la cancellazione di oltre 7 eventi su 10 (72,6%) nel 2020 mettendo in ginocchio un settore nel quale operano molte cooperative e – spiega Uecoop – genera un forte indotto sia in termini di servizi, dalle luci alla vigilanza, che nel turismo. L’allungamento degli orari e la possibilità di spalmare spettacoli ed eventi su tutta la giornata permette – evidenzia Uecoop – un maggiore impiego di tutti gli addetti, dagli attori ai tecnici audio, dalla sicurezza all’assistenza di sala, rimettendo in modo un settore dove la retribuzione media mensile nel 2020 non ha superato i 900 euro con la perdita di 2 giornate di lavoro su 3 nell’arco dell’anno.

Il settore sta affrontando la peggior crisi della sua storia con il drammatico crollo della spesa delle famiglie e ripartire il comparto – continua nella nota Uecoop – ha un’importanza strategica non solo dal punto di vista economico, ma serve anche alla tenuta sociale e culturale del Paese con un’azione trasversale dai ragazzi ai nonni e su diversi ambiti della vita quotidiana, dalla scuola al tempo libero. Siamo di fronte a una emergenza senza precedenti e la progressiva ripartenza non riuscirà a riassorbire in tempi brevi le perdite, per questo – afferma Uecoop – servono aiuti strutturali a lavoratori e aziende per agganciare la ripresa.Per la quasi totalità delle realtà produttive (92%) – evidenzia l’indagine sulle imprese di Uecoop a livello nazionale – la riuscita della campagna per immunizzare la popolazione è la base per la ripartenza dell’economia dopo mesi di lutti, angoscia e danni all’economia. Nel 2021 – conclude l’indagine – i primi settori a riprendersi saranno nell’ordine il turismo, l’alimentare e i servizi alle aziende seguiti poi dagli altri comparti, dall’immobiliare allo spettacolo, dallo sport all’abbigliamento.

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