Piccola riduzione di pena per Calisto Tanzi nel processo di secondo grado per il crac della Parmalat da 14,5 miliardi di euro. La Corte di Appello di Bologna ha condannato l’ex re del latte a 17 anni e 10 mesi. Nel processo di primo grado, celebrato a Parma, Tanzi era stato condannato a 18 anni. I giudici della terza sezione penale, presieduta da Francesco Maddalo, hanno ridotto la pena anche per l’ex direttore finanziario della Parmalat Fausto Tonna, condannato in secondo grado a 9 anni, 11 mesi e 20 giorni contro i 14 anni inflitti nel processo di primo grado.
I legali di Tanzi sono pronti a ricorrere in Cassazione. “La sentenza – ha spiegato l’avvocato Fabio Belloni al termine del processo – è in linea per la posizione di Calisto Tanzi con le previsioni fatte. Ho notato un lavoro della Corte su alcune imputazioni, chiaramente è stato intenso e quindi dovremo necessariamente leggere la sentenza per capirne gli effetti finali”. “Vi è stato l’accoglimento parziale – ha continuato il legale – dell’appello della procura ma con dichiarazioni di assorbimento in altri capi di imputazione. Certamente – ha conclusoBelloni – alcuni temi rimangono irrisolti e pertanto verranno devoluti alla Corte di Cassazione”. L’ex patron della Parmalat, viste le sue precarie condizioni di salute, non era presente in aula al momento della lettura della sentenza. Tanzi è ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale di Parma dopo il suo arresto nel maggio 2011 arrivato dopo il passaggio in giudicato della condanna definitiva per aggiotaggio. La difesa dell’ex imprenditore ha più volte chiesto gli arresti domiciliari per Tanzi. Una istanza per cui si attendono novità nell’udienza del 15 maggio prossimo davanti al Tribunale di sorveglianza.