Il gioco d’azzardo è diventato un’ossessione per molti, una vera e propria malattia, al punto di svuotare i portafogli di chi ne è “affetto”. Proprio per evitare un’ecatombe finanziaria ai propri clienti, una barista di Cremona, Monica Pavesi, ha avuto il coraggio di spegnere, un mese fa, le due macchinette videopoker del suo esercizio. La donna ha preso questa decisione dopo aver visto perdere centinaia e centinaia di euro ai frequentatori del suo bar. “Le ho spente perché non sopportavo più di vedere persone che si rovinavano in questo modo, nonostante i cospicui incassi”. Le due macchinette presenti ‘fatturavano’ 40-50 mila euro e il 6% pari a circa 1.500 euro circa ogni 15 giorni, andava alla proprietaria. Il Comune, già da tempo impegnato in una crociata anti slot, ha deciso di premiarla: “Ha fatto un gesto coraggioso – ha detto il vicesindaco Carlo Malvezzi – che può essere un esempio per tutti i suoi colleghi”.
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