Il governatore campano, Vincenzo De Luca, è stato assolto dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno nel processo Crescent (dal nome del complesso immobiliare sul lungomare).
La sentenza è stata letta dal presidente Vincenzo Siani dopo circa 8 ore di camera di consiglio.
L’ex sindaco era accusato di falso ideologico, abuso d’ufficio e reati urbanistici. La Procura aveva chiesto 2 anni e 10 mesi. Scongiurata la sospensione dall’incarico che sarebbe scattata per gli effetti della legge Severino.
Sono stati i legali Paolo Carbone e Andrea Castaldo a comunicare al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, la notizia dell’assoluzione nel processo Crescent. “Lo abbiamo già comunicato – ha detto Castaldo parlando con i giornalisti – ed è contento di questo risultato. In questo momento è importante che la giustizia abbia fatto il suo corso. Avevamo fiducia”.
Per Castaldo “con questo dispositivo è stato provato quello che avevamo sempre cercato di dimostrare con forza e impegno. E cioè che non esisteva un disegno criminoso. Gli atti sono stati sempre fatti per il bene della città. La vicenda Crescent è una vicenda che realizzava interesse pubblico. È una pagina della storia salernitana che si chiude in modo positivo”.
Sono stati tutti assolti i 21 imputati a Salerno nell’ambito del processo Crescent (dal nome del complesso immobiliare realizzato sul lungomare). Tra questi, oltre al governatore Vincenzo De Luca, figurano anche i consiglieri regionali Luca Cascone, Vincenzo Maraio, Francesco Picarone e Aniello Fiore, il vicesindaco di Salerno, Eva Avossa, l’assessore comunale Domenico De Maio ed il consigliere comunale Ermanno Guerra. Tutti, all’epoca dei fatti, erano in Giunta a Salerno. Assolti, tra gli altri, anche i costruttori Eugenio Rainone e Rocco Chechile.