Criminalità, Gentilini choc: “Per Kabobo serve la pena di morte”

”Per Kabobo ci vuole la pena di morte, un criminale che si macchia di un delitto così efferato non deve vivere negli ‘alberghi’ delle prigioni coi miei soldi e quelli dei cittadini. Certi delitti vanno puniti”. Giancarlo Gentilini, candidato sindaco leghista a Treviso, nel corso della trasmissione ‘La Zanzara’ su Radio 24, chiede la pena capitale per il ‘picconatore’ ghanese che a Milano ha ucciso delle persone innocenti. ”Ci vorrebbe un’iniezione letale – dice il leghista – perché la morte deve essere data lentamente. Sono portavoce della volontà della gente e quelli di Kabobo sono delitti senza senso, è un delitto pazzesco e la pazzia va eliminata”. ”Unica alternativa – prosegue il candidato a sindaco della Lega Nord – sono i bagni penali di francese memoria, andare a spaccare pietre dalla mattina alla sera finché non riescono più a spezzare le pietre. C’è chi difende la vita e fa sproloqui, ma li vorrei vedere se accadesse ai loro familiari, è molto facile parlare sulla pelle degli altri”. ”Quando giro per Treviso – prosegue Gentilini – i miei concittadini dicono che Kabobo lo avrebbero strozzato e la voce del popolo è la voce di Dio”. E si scaglia contro il ministro dell’integrazione che vuole eliminare il reato di clandestinità. ”La Kyenge vuole eliminare il reato di clandestinità, è una bestialità. Io voglio invece che gli immigrati si appuntino sul petto un pezzo di lenzuolo, con nome, cognome e luogo di destinazione. Come succedeva con gli emigranti italiani. Bisogna sapere chi calca il territorio italiano. In Australia conoscono vita, morte e miracoli di chi va da loro, e cessato il permesso devono partire, quello è uno Stato di diritto”

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