“Dal Centro studi Confindustria arrivano dei dati raggelanti che confermano purtroppo tutti i nostri timori espressi da inizio legislatura: il Paese è avvitato su se stesso, in una vera e propria recessione conclamata”. Lo ha dichiarato il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a palazzo Madama, commentando i dati del CsC: “Il fatturato delle imprese diminuisce, quindi i posti di lavoro si contraggono e, inevitabilmente, i consumi delle famiglie calano. Ci ritroviamo – ha aggiunto – nella classica situazione del cane che si morde la coda. Se si è arrivati fino a questo punto, significa che l'Italia dei Valori forse tanti torti non ne aveva quando denunciava provvedimenti di politica economica sbagliati nel metodo e nel merito. Basti pensare alla riforma delle pensioni, che ha prodotto il gravissimo problema, ancora irrisolto, degli esodati, a quella del lavoro che non ha creato un solo posto di lavoro in più. Il rigore senza equità ha svuotate le casse delle forze sane del Paese e la pressione fiscale, già insostenibile, diventerà una pietra tombale per il mondo produttivo e le famiglie. A queste norme ‘depressive’ si aggiungono i mancati provvedimenti per la crescita, lo sviluppo e l’innovazione delle imprese. Dispiace dirlo adesso, ma noi ‘Cassandre’ avevamo ragione, mentre governo e maggioranza torto. Torto marcio. Adesso Monti è arrivato a fine corsa, il testimone deve passare, senza ulteriori tentennamenti, alla politica, quella buona, che dovrà occuparsi del grave spread costituito dall’impoverimento delle famiglie e togliere così – conclude Belisario – l’ipoteca, che prima Berlusconi e poi Monti, hanno messo sul futuro della società italiana”.