La crisi di governo sembra ripartire dal via. Il governo Lega-M5S esiste ancora, una crisi non è stata formalizzata e all’orizzonte non c’è traccia della calendarizzazione della mozione di sfiducia presentata dal Carroccio contro Giuseppe Conte. L’appuntamento è per martedì 20, con le comunicazioni in senato del premier.
Luigi Di Maio parla di ‘governo paralizzato’ e lancia un appello ai ministri leghisti perché firmino l’ultimo decreto legge: quello che dà i diritti ai giovani riders, che ferma la chiusura dello stabilimento Whirlpool di Napoli, che sostiene il costo dell’energia per l’ex-Alcoa in Sardegna, che bandisce un concorso per migliaia di giovani italiani come funzionari dell’Inps, che potenzia l’unità di crisi che si occupa delle aziende in difficoltà, che sostiene il lavoro a Taranto. Il capo politico pentastellato chiede ai colleghi di ‘non tenere in ostaggio queste persone’.
Matteo Salvini ha tenuto aperta la porta ai 5 Stelle: ‘Vedremo, ogni giorno ha la sua pena. Il mio telefono è sempre acceso. Sono la persona più paziente del mondo. Ma ci vuole un Governo dei sì. Se si sciolgono le Camere settimana prossima si può andare al voto entro fine ottobre e fare la finanziaria entro la fine dell’anno. Ma io non ho mai detto di voler staccare la spina al premier Conte’.
Non mancano gli attacchi a Conte e a Trenta sull’argomento migranti: ‘Quelle cose il presidente del Consiglio poteva dirmele in faccia, il suo è stato uno sfogo umorale. Se la ministra mi ritiene disumano, come mai ha firmato tutti i miei atti fino all’altro ieri? O si è trasformata in madre Teresa di Calcutta in due giorni o non ha capito quello che ha firmato fino ad oggi’.
Matteo Salvini non chiude ad una nuova alleanza con il M5s ma secondo il ‘Corriere della Sera’ il piano del leader del Carroccio è chiaro. Un maxi-rimpasto dei ministri con esponenti del partito di via Bellerio a capo di ministeri importanti come quello dell’Economia. Ma da parte dei grillini non c’è nessuna intenzione di riaprire questa porta. I pentastellati continuano a guardare con molta attenzione in casa PD. Uno spauracchio per l’attuale ministro dell’Interno che continua ad attaccare duramente la sinistra e la possibile alleanza con il MoVimento: ‘L’Italia in questo momento non ha bisogno di un governo dei perdenti’.
Netta la chiusura dei grillini con Di Maio che ha ribadito: ‘Ha aperto una crisi che, peraltro, ora rischia di far aumentare l’Iva a milioni di famiglie e che potrebbe mandare a casa migliaia di lavoratori. Non riesco ad approvare il decreto per fermare chiusura di Whirpool a Napoli e altre questioni pendenti. Lo ha fatto solo per il consenso. E’ facile fare i duri a parole. Ma duro devi esserlo nella vita e con chi se lo merita, non con dei bambini. Se stai al Governo e sei un ministro di questa Repubblica devi essere duro con i colossi e con le multinazionali che sfruttano il nostro Paese e i cittadini. Devi essere duro con Autostrade ad esempio e invece la Lega ha passato un anno a difenderla. Salvini ha detto di essere pronto a ritirare tutti i suoi ministri. Sono passati sei giorni ma sono ancora attaccati alla poltrona. Deve far comodo avere l’auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge’.
‘Tutto bellissimo. E tutto anche assurdo: mai vista una crisi gestita così. Se non fosse una cosa seria ci sarebbe da ridere! Salvini sente scivolarsi via la poltrona e sa che solo con il potere potrà avere ancora un futuro. Il capitano si è impaurito di brutto. E dunque offre tutto a Di Maio. Scene da far impallidire il calciomercato’, così Matteo Renzi su Fb: ‘Adesso vedremo che cosa farà il M5S: può davvero accadere di tutto. Noi abbiamo una sola stella polare: il rispetto delle Istituzioni. Solo quello’.
Scrive il vicepremier Luigi Di Maio su Fb: ‘Il 20 agosto noi Ministri del Movimento 5 Stelle saremo al fianco di Giuseppe Conte in aula per sostenerlo contro la sfiducia della lega. Li aspettiamo al varco!’.
Il capogruppo dei deputati PD, Graziano Delrio, ha parlato del “bacio del rospo”, ovvero la nuova alleanza tra il suo partito e il M5S per fare fronte alla crisi di governo, ai microfoni di Radio Capital, intervistato da Massimo Giannini nel suo “Circo Massimo”. Secondo il rappresentante del Partito Democratico, servirebbe un accordo alla tedesca, come CDU e SPD, una cosa scritta.
Ci si mette a sedere, ha spiegato, si tratta, si analizza ogni punto per il bene del Paese, convocando le menti migliori, per dare un’impronta diversa. Questo Paese finora è stato ossessionato da argomenti che non hanno portato bene, come l’immigrazione. Mi fa piacere che Giuseppe Conte ne abbia preso atto. Il problema invece è il lavoro, dobbiamo abbassare il cuneo fiscale, c’è il tema del salario minimo”.
L’altro punto da discutere con il Movimento 5 Stelle sarà il reddito di cittadinanza: ‘Noi lo abbiamo criticato per un verso ma sostenuto per un altro, perché come sviluppo del reddito di inclusione era giusto. Poi hanno messo anche le politiche attive del lavoro che però non entrano in vigore, hanno creato confusione e tolto efficienza alle misure contro povertà. Non abbiamo mai fatto battaglia frontale contro il reddito ma la misura così concepita anziché avviare al lavoro lo scoraggia’.
Graizano Delrio non ha risparmiato una stoccata contro il ministro dell’Interno: “Matteo Salvini ha fatto un errore clamoroso, un autogol, e ora è terrorizzato dall’idea di un accordo tra noi e il Movimento 5 stelle. Ha sicuramente azzeccato una mossa, ha capito che l’Italia ha bisogno di un altro Governo, perché questo ha portato zero crescita, zero investimenti, cassa integrazione, non è stato un anno bellissimo come ci aveva preannunciato Giuseppe Conte, è stato un anno buttato via anche in termini di credibilità.