Dopo l’apertura della crisi di Governo e la mozione di sfiducia presentata dalla Lega al premier Giuseppe Conte, ora la sfida si sposta sulla data del voto, su possibili inciuci tra Pd e M5S. L’ultima parola spetterà sempre al presidente della Repubblica che detterà tempi e modi, Costituzione alla mano, per la soluzione più appropriata. La Lega spinge sull’acceleratore per una calendarizzazione rapida che porti a nuove elezioni tra settembre e ottobre ma cresce il Parlamento, il partito del non voto.
Votare subito dopo l’estate non rappresenta un problema per il numero uno della Lega. “Gli austriaci voteranno il 29 settembre, in Polonia il 13 ottobre, spero che gli italiani votino entro lo stesso periodo”, dice a più riprese Sallvini. Per ottimizzare i tempi, il leader della Lega ha dato appuntamento alla Camera ai suoi per le 18 di lunedì 12, la stessa giornata in cui, al Senato, è stata convocata alle 16 la Capigruppo che deciderà quando si dovrà votare la mozione. Martedì 13 agosto alle 12 è invece fissata la riunione dei capigruppo della Camera. Riunione che servirà a calendarizzare la mozione di sfiducia presentata dalla Lega, che, in base al Regolamento, va “discussa nella seduta che il Senato stabilisce, sentito il governo, e comunque non prima di tre giorni dalla sua presentazione” e non i dieci giorni.
Il documento di sfiducia, potrebbe quindi essere posto all’ordine del giorno già da martedì. Una richiesta che potrebbe essere avanzata dal Carroccio, deciso ad accelerare la crisi, e che tuttavia per essere accolta dovrà trovare il consenso della maggioranza dei Gruppi parlamentari. Altrimenti la discussione e il voto potrebbero slittare alla settimana dopo ferragosto.
Ma ad alzare l’asticella della tensione c’è la richiesta del Partito democratico di calendarizzare al Senato la mozione di sfiducia al ministro dell’Interno prima della mozione di sfiducia al presidente del Consiglio. Come sostengono fonti parlamentari dem, la mozione contro Salvini presentata alla Camera (e calendarizzata il 12 settembre a Montecitorio) è stata presentata anche a Palazzo Madama. Per questo, il presidente dei senatori Andrea Marcucci chiederà nella capigruppo di lunedì di rispettare l’ordine cronologico e calendarizzare prima la mozione dem.