L’appuntamento con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è per domani, martedì 27 agosto. Nel suo discorso al Quirinale, il Capo dello Stato è stato chiaro: “La crisi va risolta in tempi brevi, servono decisioni chiare, per il bene del Paese”. La trattativa tra il M5s e Pd entra, dunque, nella sua fase più calda alla ricerca di un compromesso che potrebbe far decollare il Governo giallo-rosso. La Lega, intanto, resta alla finestra, pronta – in caso di colpi di scena dell’ultima ora – a rientrare in gioco.
M5S: CONTE UNICO NOME – La strada che porta all’accordo, infatti, appare ancora in salita e non priva di ostacoli. La partita si gioca attorno al nome di Giuseppe Conte, paletto non negoziabile sponda pentastellata, grazie al quale il MoVimento riuscirebbe a far tollerare meglio l’intesa con i Dem. Il segretario Nicola Zingaretti, da un lato rimane cauto chiedendo discontinuità e rifiutando l’ipotesi di un rimpastone ma dall’altro assicura che si lavora ad una soluzione.
Il Pd, alla fine, potrebbe accettare di dare via libera ad un Conte-bis, mettendo sul tavolo, come contropartita, più di un ministro chiave. Non da scartare, tuttavia, l’ipotesi che si arrivi ad un Premier “terzo”.
Se, nonostante i tentativi, nessuno dei due scenari precedenti dovesse concretizzarsi nelle prossime ore, la strada del voto anticipato sembra segnata. Il tempo stringe e il Quirinale ha le idee chiarissime: domani nuovo giro di consultazioni, poi l’ incarico. Se il Governo di legislatura non sarà “sbocciato”, non resta da imboccare la strada del Governo di garanzia che accompagnerà il paese al voto anticipato.
E, proprio in caso di ritorno alle urne, si registra nei sondaggi il calo di consensi del Carroccio. Se alle Europee, infatti, ha registrato il 34,3% dei consensi, “nel sondaggio del 30 luglio era stimata al 38,9%, oggi è scesa al 33,7%. Mentre il M5s “recupera rispetto al sondaggio di luglio e il Pd conferma la crescita che si era già manifestata negli ultimi mesi”. Ma, viene spiegato, “né l’uno né l’altro beneficiano significativamente del calo della Lega. In proporzione lo fa più Fdi”. E’ quanto emerge dal sondaggio Winpoll-Sole24ore, pubblicato nelle scorse ore dal quotidiano economico.