“La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni dalla sua presentazione”. E’ quanto recita la Costituzione all’articolo 94 che sottolinea che “Il governo deve avere la fiducia delle due Camere” e “Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale”. Dunque, la mozione presentata stamattina dalla Lega dando seguito alla crisi aperta ieri dal ministro Matteo Salvini, potrebbe teoricamente essere discussa già lunedì prossimo.
Il regolamento del Senato all’articolo 161 recita che “la mozione di fiducia e quella di sfiducia al governo debbono essere motivate e sottoposte a votazione nominale con appello. La mozione di sfiducia deve essere sottoscritta da almeno un decimo dei componenti del Senato e viene discussa nella seduta che il Senato stabilisce, sentito il governo, e comunque non prima di tre giorni dalla sua presentazione.Sulle mozioni previste dal presente articolo non è consentita la presentazione di ordini del giorno né la votazione per parti separate. La votazione è nominale per appello.