«Con gravissimo, colpevole e ingiustificabile ritardo, la giunta regionale della Calabria ha chiesto al governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale a fronte della tremenda e datata carenza d’acqua in territori della Città metropolitana di Reggio Calabria e della Provincia di Crotone, come in diversi Comuni del Cosentino». Con queste parole, il Partito democratico calabrese, guidato dal senatore Nicola Irto, commenta, in una nota ufficiale, il comportamento della giunta regionale di centrodestra, presieduta da Roberto Occhiuto, rispetto all’allarme sull’acqua, che – ricordano i dem calabresi – «i sindaci, gli agricoltori, gli allevatori, gli albergatori, i ristoratori, i titolari di altre attività e l’Ordine dei Geologi avevano lanciato da tempo, restando purtroppo inascoltati». «Nonostante i tanti e ripetuti solleciti, tra cui i nostri, la giunta regionale – accusano i dem calabresi – ha ignorato a lungo il problema, mostrando una superficialità e incapacità senza precedenti. Eppure, lo scorso inverno era stato privo di precipitazioni, come in parte il periodo precedente. Tuttavia, nessuno, alla Cittadella, ha poi pensato di muoversi per tempo e pianificare misure concrete, a partire dalle trivellazioni per pozzi, dalla raccolta delle acque e dall’ottimizzazione della risorsa idrica». «Questo errore imperdonabile sull’acqua – conclude il comunicato del Pd della Calabria – è costato e costerà carissimo ai cittadini, all’economia e anche, purtroppo, all’immagine della regione, messa in ginocchio dal cambiamento climatico e dall’irresponsabilità e inadeguatezza della giunta regionale di centrodestra».
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