“Non è vero che i turisti scappano e nessuno rischia di restare senza acqua in Sicilia, dalla siccità al turismo solo fake news sulla Sicilia”. A parlare in una intervista al quotidiano ‘Il Giornale’ è il Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.
“E’ palesemente falso che ci sia una fuga di turisti – spiega -Stiamo assistendo a una delle più grandi operazioni di mistificazione che io abbia mai visto nella vita. Sono in continuo contatto con il Presidente della Federalberghi. Il suo vice ha rilasciato una dichiarazione nella quale conferma il flusso di turisti in aumento in Sicilia. E questi sono dati oggettivi”. Per Schifani, “l’obiettivo è creare la notizia. Da sempre lanciare l’allarmismo fa crescere le notizie. E’ uno dei meccanismi dell’informazione. Scrivere che le cose vanno bene non fa notizia. Il lettore è più interessato alle tragedie. Più tragedie più copie. E’ una strategia spregiudicata di mercato, che io ho sempre contestato. Stavolta è vittima la Sicilia”. E annuncia: “Nei prossimi giorni daremo un messaggio a tutta la comunità internazionale per spiegare come stanno le cose”. Poi Schifani spiega: “Che ci sia un problema di siccità è un fatto oggettivo. Innegabile. Dobbiamo distinguere i due livelli del problema”.
“Sono presidente della Regione da un anno e mezzo ed eredito 20 anni di assenza di politica sulle acque, sulle irrigazioni, sulle dighe, sulle reti idriche delle città – dice – E’ questo il primo livello del problema. Il secondo livello è dato dal fatto che il nostro modello climatico oggi è assimilato a quello del Marocco o Algeria. Da maggio non c’è stata la minima precipitazione”. “Mi sto muovendo su due direttrici- dice a Il Giornale -La prima è quella di affrontare l’emergenza. Ci sono 20 milioni messi a disposizione dallo Stato e 28 messi dalla Regione per fare in modo che si individuino rapidamente dei pozzi che assicurino subito l’approvvigionamento e anche l’irrigazione. La seconda, a medio termine, è l’utilizzo dei fondi di coesione che ci sono stati assegnati- abbiamo firmato l’accordo col governo Meloni, e ringraziamo la presidente – per il rifacimento totale della rete idrica di Agrigento (i lavori partono in questi giorni); e in più ho dovuto con mio grande stupore stanziare circa 90 milioni per ripristinare tre dissalatori abbandonati 14 anni fa e ora inutilizzabili”. “Ora servono emergenza e strategia. Finora nessuno si è misurato con questi problemi”, aggiunge. Poi, parlando delle parole del ministro per la Protezione civile Musumeci secondo cui ‘soltanto il 30% delle risorse sono state utilizzate per il contrasto alla siccità’, Schifani replica: “Non è così. Innanzitutto stiamo cercando di individuare i pozzi, e i pozzi non si trovano dall’oggi a domani. Comunque abbiamo utilizzato finora non il 30 ma il 60 per cento delle risorse. Mi fermo qui. Perché sono concentrato sul fare, non sul fare polemiche con chi mi ha preceduto”. E sui turisti dice: “Io lancio una domanda e aspetto una risposta: indicatemi il nome di un albergo, un solo albergo, che sia stato costretto a chiudere per assenza d’acqua”. Sui numeri del turismo, parla di un “leggero aumento rispetto all’anno scorso. In Sicilia è aumentato anche il Pil, sono aumentate le entrate fiscali. La politica che stiamo facendo di sostegno alle imprese dà risultati. Lo dice il Mef. L’agenzia internazionale Standard and poor’s ci ha aumentato il rating. Sono fatti oggettivi, non notizie dei giornali”. Infine facendo un “bilancio della sua presidenza”, dice: “Ho semplificato le procedure, sbloccando moltissime richieste di autorizzazioni ambientali. Ho stabilito la responsabilità della burocrazia: chi sbaglia viene rimosso. E poi ho pianificato sul tema dei rifiuti la realizzazione di due termovalorizzatori. Non dimentichiamo che sono riuscito ad abbassare il prezzo dei voli per la Sicilia”.