I dati del lavoro e della disoccupazione sono davvero sconfortanti. Centinaia le aziende che hanno chiuso i battenti e esplode il ricorso alla cig a marzo in crescita in tutti i segmenti sia sul mese +22,4% che sull’anno In cassa integrazione, da inizio anno come rende noto il sindaco Cgil, ci sono 520 mila lavoratori che hanno subito un taglio del reddito per 1 miliardo di euro, pari a 1.900 euro netti in meno per ogni singolo lavoratore. Nel mese scorso le ore registrate sono state 96.973.927. Quello meccanico risulta essere ancora, secondo i dati, il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Stando alle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio cig della Cgil, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-marzo, la meccanica pesa per 94.263.712, coinvolgendo 184.109 lavoratori. A seguire è il settore commerciale con 28.430.774 ore di cig autorizzate per 55.529 lavoratori coinvolti e poi l’edilizia con 28.060.453 ore e 54.806 persone. “Il sistema produttivo, e l’intero mondo del lavoro, sta letteralmente precipitando, trascinando dietro di sé l’intero Paese, travolto com’é da una valanga che non trova davanti a sé alcun argine”, ha sottolineato il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada. Per la dirigente sindacale “servono risposte con urgenza che mettano al centro il lavoro, a partire dal finanziamento della cassa in deroga e per questo saremo in piazza unitariamente il 16 aprile a Roma. Un appuntamento – spiega – che potrebbe rappresentare l’avvio di un percorso di iniziativa sui temi del lavoro”.
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