epa07487108 (FILE) - Libya Chief of Staff, Marshall Khalifa Haftar arrives for the international congress on Libya, at the Elysee Palace in Paris, France, 29 May 2018 (reissued 05 April 2019). According to reports, Haftar has ordered Libyan forces loyal to him to take the capital Tripoli, sparking fears of further escalation in the country. EPA/ETIENNE LAURENT

Crisi Libia, Conte incontra Al Serraj e Haftar

Crisi in Libia, Al Serraj e Haftar a Roma da Giuseppe Conte. Il premier italiano prova a riequilibrare la questione libica, che rischia di degenerare in una crisi con ripercussioni anche sull’Unione europea. Nei giorni scorsi il Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha ribadito come l’unica soluzione possibile sia quella del dialogo. Il regista della grande operazione diplomatica è quindi il Presidente del Consiglio, ambasciatore di tutta l’Unione europea che guarda con fiducia a Palazzo Chigi.

Giuseppe Conte incontra Al Serraj e Khalifa Haftar in due incontri individuali allo scopo di provare a risolvere la questione libica, ormai a un passo dalla crisi per il conflitto sul territorio che negli ultimi giorni ha vissuto un nuovo aumento della tensione con azioni militari ad ampio raggio.

 I due incontri sarebbero stati resi possibili dal lavoro dell’intelligence che ha aperto la strada ai due bilaterali che potrebbero portare a una nuova fase di distensione sullo scenario libico, altra crisi che agita l’Unione europea soprattutto dopo l’escalation della tensione nel conflitto tra Usa e Iran.

 “La situazione in Libia è molto pericolosa. Stiamo aspettando la visita del primo ministro libico Al-Sarraj. Incontreremo a Bruxelles o a Roma altri leader libici per analizzare con loro la situazione“, ha evidenziato Josep Borrell. L’Unione europea partecipa quindi attivamente agli sforzi dell’Italia, intenzionata ad evitare che la situazione possa definitivamente degenerare.

L’incontro  con i ministri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito “è stata una buona opportunità per esprimere un forte sostegno al processo di Berlino e sottolineare le nostre preoccupazioni sulla Libia. Chiediamo uno stop immediato a ulteriori escalation e alle interferenze esterne negli ultimi giorni”. Così l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. “La situazione peggiora di giorno in giorno e la soluzione è solo politica – ha aggiunto -. Si fermino i combattimenti a Tripoli e serve una immediata cessazione delle ostilità”. “Abbiamo chiesto un cessate il fuoco ma anche di fermare l’escalation e le interferenze esterne che sono aumentate negli ultimi giorni ed è ovvio che si fa riferimento alla decisione turca di intervenire in Libia che noi rigettiamo e che fa aumentare le nostre preoccupazione”, ha detto ancora Borrell al termine del minivertice a Bruxelles con i ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania e Regno Unito.

“L’uso delle armi deve essere fermato ora per lasciare spazio al dialogo”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a margine della riunione del Collegio dei commissari che ha discusso delle crisi in Iraq, Iran e Libia.

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