Crisi, Monti: ”Euro è irreversibile Pacchetto crescita da 130 miliardi”

“Desideriamo che ci sia un pacchetto di misure per la crescita a livello europeo rilevante, dell’ordine di grandezza dell’1% del pil dell’Unione europea, più o meno 130 mld di euro”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Mario Monti al termine dell’incontro a Villa Madama con il presidente francese Francois Hollande, il presidente del governo spagnolo Mariano Rajoy e la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Il primo obiettivo su cui tutti concordiamo è il rilancio della crescita, degli investimenti e della creazione di posti di lavoro”, ha dichiarato. Le iniziative dell’Unione europea puntano a “coinvolgere i cittadini europei” e a “dare ai mercati una chiara prospettiva anche sull’irreversibilità di quel grande progetto che finora ha avuto successo e che si chiama euro”, ha poi sottolineato il presidente del Consiglio italiano. Monti ha fatto ricorso a un’espressione in inglese, nel corso della conferenza stampa, per ribadire il concetto: ”Vogliamo confortare le aspettative dei mercati finanziari che ‘Euro is here to stay and that we all mean it'”. “Se può sembrarvi esagerata l’insistenza sulle regole della costruzione europea – ha continuato -, vi invito a considerare che quasi 10 anni fa ormai, nel 2003, la Germania e la Francia, con l’autorizzazione e la complicità della presidenza italiana, deragliarono dalle regole dell’Euro. Abbiamo impiegato quasi 10 anni a ricostituire la credibilità che non venne infranta dai greci o dai portoghesi, ma dai principali Paesi dell’euro. Ecco quindi il valore delle regole”. “Siamo stati concordi nel riconoscere che da quando è iniziata la crisi economica – ha spiegato – l’Unione europea ha fatto passi avanti significativi per preservare l’integrità e la stabilità dell’euro: oggi disponiamo di nuovi strumenti anche per i Paesi con difficoltà che in passato non c’erano. Siamo anche d’accordo nel rilevare che quanto fatto finora non è ancora sufficiente, in particolare sotto il profilo della crescita economica, dell’ulteriore stabilità della zona euro e nell’offrire ai cittadini europei e ai mercati un disegno chiaro sulle prospettive di medio e lungo termine dell’integrazione europea”. Da parte sua la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha assicurato: ”Facciamo di tutto per tenere l’Euro come nostra valuta, vogliamo lottare per l’Euro”. “Abbiamo perso la fiducia nell’Euro – ha aggiunto – perché troppo spesso le regole non sono rispettate”. L’Eurozona “deve avere strutture adeguate per la nostra valuta” per agire sul fronte del controllo e delle garanzie “che vanno di pari passo”, ha sottolineato. ”Abbiamo un problema di medio e lungo termine – ha continuato Merkel -. Dobbiamo avvicinarci a una politica coerente per i Paesi che hanno la stessa moneta. Faremo il possibile per l’unione politica europea”.  ”Faremo un passo avanti” sul fronte delle politiche della crescita ma ”non dobbiamo dimenticare che crescita e finanze solide sono due lati della stessa medaglia”, ha proseguito. ”Siamo felici che ci siamo trovati d’accordo sulla Tobin tax”, ha poi dichiarato. ”Noi quattro appoggiamo l’introduzione sulla tassa sulle transazioni finanziaria. Abbiamo deciso di agire in maniera efficace”, ha assicurato Merkel. Il presidente francese, Francois Hollande, ha sottolineato: ”Oggi siamo tutti d’accordo su questa tassa sulle transazioni finanziarie che può essere messa in campo sotto la forma di una cooperazione rafforzata di tutti i partner europei. Farò in modo che il Consiglio Ue ci autorizzi per l’entrata in vigore di quella tassa il più rapidamente possibile”. L’Ue deve ”dare un segno di coesione, di coerenza e di stabilità e di solidarietà – ha dichiarato -. Penso che è quello che abbiamo fatto oggi”. Il vertice di oggi è stato “utile per raggiungere l’obiettivo” che sarà all’ordine del giorno del prossimo consiglio europeo di Bruxelles, che “dovrà far segnare dei progressi per ridare fiducia nell’Eurozona e nell’Europa”, ha continuato. “Sono contrario all’austerità – ha poi aggiunto – ma riconosco che dobbiamo lanciare un messaggio di stabilità”. ”La crescita è diventata la priorità” ma serve ”anche rigore di bilancio. E considero che serve rigore anche in Francia – ha osservato -. Non è stato fatto abbastanza rispetto a quello che avrebbe dovuto essere fatto finora. Ma non faccio commenti sulla politica francese passata”. Riguardo agli Eurobond, Hollande ha affermato: ”Non sono una prospettiva a dieci anni” e il progetto si svilupperaà ”via via che aumenterà l’integrazione europea”. Gli Eurobond ”sono uno strumento utile e continuerò a lavorare in questo senso”. “Le cessioni di sovranità che verranno concepite – ha proseguito – saranno in funzione degli strumenti di solidarietà che verranno individuati” per rafforzare la stabilità dell’Eurozona. Hollande ha indicato gli Eurobond come esempio di strumento di solidarietà. Infine, il presidente francese, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sul piano antispread ipotizzato dall’Italia, ha dichirato: “Io lo sostengo”. Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha sottolineato: ”Siamo tutti d’accordo sul fatto che l’euro è un processo irreversibile e che serve più integrazione”. ”Serve più Europa, più unione economica, più unione politica, più politica fiscale e più unione monetaria”, ha rimarcato. ”Oggi la cosa più importante che abbiamo raggiunto – ha affermato – è che siamo tutti impegnati a mettere in campo i meccanismi necessari per raggiungere la stabilità finanziaria”, ha concluso. Al termine della conferenza stampa foto opportunity nel giardino di villa Madama per i leader. Merkel, dopo i flash dei fotografi, è stata la prima ad avviarsi verso l’uscita, mentre gli altri tre suoi interlocutori sono restati insieme ancora per qualche attimo. (fonte Adnkronos)

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