Ancora paura in autostrada per un nuovo crollo in una galleria. Questa volta il crollo ha interessato la Ricchini, nel Savonese, sulla A6 Torino-Savona. Secondo i dati al vaglio della Guardia di Finanza sarebbero 200 le strutture a rischio in Italia.
Il crollo è avvenuto di notte, quando l’afflusso di auto è minimo. La galleria è stata chiusa per accertamenti e poi riaperta in mattinata. I Vigili del Fuoco e gli uomini della Polizia Stradale hanno liberato la carreggiata dai pezzi di intonaco e hanno valutato le condizioni della struttura.
Quello avvenuto sull’A6 è purtroppo solo l’ultimo degli episodi di incidenti causati dallo stato delle infrastrutture in Italia. La tragedia del Ponte Morandi è diventato un caso iconico che ha scoperchiato il vaso di Pandora sull’effettiva condizione delle strade e delle autostrade italiane. Secondo il Consiglio superiore dei lavori pubblici in Italia sono duecento le gallerie a rischio. La metà si troverebbe su tratte autostradali gestite da Aspi. Stando alle informazioni raccolte, molte gallerie sarebbero a rischio crollo, altre non sarebbero dotate dei sistemi di sicurezza e non sarebbero a norma per quanto riguarda i sistemi di emergenza in caso di incidente. I dati, stando a quanto riferito dall’Ansa, sono stati acquisiti anche dagli uomini della Guardia di Finanza, al lavoro per capire se Aspi fosse a conoscenza delle condizioni delle infrastrutture e se abbia svolto i lavori di manutenzione necessari per la messa in sicurezza.
I dati emersi sulle condizioni delle gallerie in Italia ovviamente riaccendono il dibattito politico sulla revoca delle concessioni ad Autostrade. Stando a quanto emerso negli ultimi giorni, in seno al governo sarebbe nata l’ipotesi di procedere con una maxi-multa ai danni di Aspi e con una revisione degli accordi, lasciando però ad Autostrade per l’Italia la gestione delle tratte attualmente controllate.