Bufera nel mondo politico dopo la decisione di Berlusconi di ricandidarsi alla premiership del partito. E se era prevedibile una reazione di dissenso da parte degli avversari, lo stesso non si può dire per il Popolo della Libertà. Fa discutere in particolare la contrarietà alla scelta del Cavaliere, mostrata da Crosetto, che si è sentito costretto ad abbandonare la trasmissione Omnibus, in onda su La7, di cui era ospite, per non compromettere il suo ruolo all’interno del partito. “La decisione di Berlusconi non lascia indifferenti né lascia il Pdl così com’era prima, ma comporta delle decisioni conseguenti. Sicuramente ci saranno berlusconiani contenti decisi ad andare avanti così ma anche altri che dopo ieri sera probabilmente prenderanno un’altra strada”, ribadisce Guido Crpsetto, che spiega di non voler ancora esporre la propria posizione in tv, perché non c’è stato un adeguato confronto con i colleghi.
“E’ una giornata di scelte importanti – ha detto davanti alle telecamere prima di lasciare la trasmissione – che non si fanno di mattina alle 8.30 dopo quello che è successo ieri, che ha una rilevanza fondamentale: è finito il tempo in cui si possono servire due padroni, o si sta da una parte o si sta dall’altra. Io ho deciso dove stare e vorrei farlo con alcuni colleghi perché abbia un significato politico e non è giusto che abusi della mia presenza qua oggi”.
“Scusatemi – ha spiegato – vi ringrazio dell’invito, ma me ne vado, non me la sento di continuare: siccome ho l’abitudine di dire tutto quello che penso e di dirlo magari anche in modo spiacevole, ritengo che sia giusto per me fare una riflessione, anche con altre persone, perché io mi sono stufato, mi sono rotto, ma voglio che questa cosa molto personale diventi anche un dato politico. Preferisco alzarmi perché non ho più niente da dire sul tema e non voglio continuare a parlare del vuoto”.