Consiglio superiore della magistratura ha deciso il trasferimento di Ingroia alla procura di Aota, come sostituto. Con 19 voti a favore e 7 astenuti il Csm ha firmato. Il provvedimento di spostare il giudice era stato preceduto da una richiesta dello stesso pm ad essere ascoltato sulla questione, ma il plenum del Csm è passato subito al voto. “C’è un orientamento contrario ad un ritorno della pratica in Commissione e a un audizione in plenum”, ha spiegato il vicepresidente del Csm, Michele Vietti. E intanto Ingroia pensa di lasciare la magistratura. “C’è poco da commentare”, ha dichiarato l’ex pm, che si è detto “amareggiato” e “deluso”. “Il Csm ha fatto le sue scelte e le sue valutazioni. Io farò le mie. Ha scartato ogni opportunità affinché venisse valorizzata la mia esperienza e professionalità e ora farò io le mie valutazioni e le mie scelte”. Alla domanda se pensa di lasciare la toga, risponde: “C’è anche questa in uno spettro molto ampio di possibilità”.
Nessun incarico in Sicilia per Ingroia. L’ex pm di Palermo, infatti, non potrà presiedere la Riscossione Sicilia Spa, la società che riscuote le tasse per la Regione. A negare l’autorizzazione a ricoprire l’incarico, la Terza commissione del Csm.