Dopo l’amnistia, annunciata a Cuba venerdì scorso dal presidente Raul Castro, 2.000 detenuti sono stati rimessi in libertà. I prigionieri, sono stati liberati in 15 province diverse, la maggioranza di loro era condannata per crimini minori, ha detto alla France presse Elizardo Sanchez, dirigente della Commissione cubana per i diritti dell’uomo e la riconciliazione nazionale, non ricosciuta dalle autorità cubane.
Secondo Sanchez, il provvedimento ha scatenato proteste in alcune prigioni per la “sua portata limitata”. Stando ai calcoli della Commissione, infatti, solo il 4% della popolazione carceraria, stimata in circa 70.000-80.000 persone, beneficerà dell’amnistia.
Raul Castro ha annunciato venerdì il provvedimento, ribadendo la sua intenzione di promuovere “lentamente” una riforma della legge migratoria che da mezzo secolo impone restrizioni di viaggio ai cubani.