Cuneo fiscale e Dl aiuti bis

Il tema del lavoro è da sempre al centro dell’agenda politica. L’ultima novità dovrebbe arrivare dal decreto Aiuti bis che potrebbe alzare il netto in busta paga grazie al taglio del cuneo. Per ora si tratta di ipotesi, e come ha dichiarato anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando, “non ci sono ancora i numeri definitivi”.

Nel dettaglio il governo sta mettendo a punto un altro taglio del cuneo fiscale, che dovrebbe essere di un punto percentuale – aggiuntivo rispetto a quello di 0,8 punti già in vigore fino a fine anno – per sei mesi (da luglio a dicembre prossimo) per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro l’anno.

“I benefici del taglio del cuneo fiscale non devono andare anche alle imprese”, ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a Tg2 post. “Le imprese di benefici ne hanno già avuti. Se guardiamo i soldi che hanno avuto in termini di aiuti durante la pandemia, e noi eravamo d’accordo, ne hanno avuti in maniera consistente. Oggi bisogna mettere i soldi nelle tasche dei lavoratori, dei pensionati, delle partite Iva perché alla fine del mese non ci arrivano. Quindi se si riduce il cuneo fiscale, deve essere nella direzione di aumentare il netto in busta paga. E bisogna farlo già a partire dal provvedimento che il governo farà la prossima settimana. Ma per quanto ci riguarda questo è un tema anche della prossima finanziaria. Quindi qualsiasi governo ci sarà, questi temi restano per noi elementi centrali di rivendicazione”.

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