‘Accordo a tre ad Innsbruck tra Austria Germania e Italia per frenare le partenze dei migranti e gli sbarchi in Europa, in modo da far giungere sul Continente solo coloro che effettivamente fuggono da guerre’, con il ministro dell’Interno Salvini e i colleghi tedesco Seehofer e austriaco Kickl.
Sarà una soddisfazione se le proposte italiane potranno diventare europee con una riduzione delle partenze, degli sbarchi, dei morti e dei costi. Se il modello italiano diventerà europeo è motivo di orgoglio, ha aggiunto Salvini: ‘Se si riducono gli arrivi in Europa non ci sarà alcun problema alle frontiere interne dell’Unione e si potrà continuare a lavorare serenamente tra popoli come è nostra intenzione fare’, ha detto il ministro dell’Interno: ‘Il tema è quello dei cosiddetti movimenti secondari di migranti registrati in Italia e poi trasferitisi in altri Paesi come Germania e Francia che vorrebbero ‘restituirli’.
Seehofer si è espresso sulla stessa linea di Salvini: ‘Se si risolve il grande problema degli arrivi ‘primari’, il resto sono piccoli problemi’.
Sulla questione interviene anche il vicepremier Luigi Di Maio: ‘I governi del passato non hanno difeso l’Italia ma l’hanno svenduta per qualche bonus e qualche briciola. Sono stato a Bruxelles e quando ho parlato con Unione Europea mi è stato detto che l’Italia aveva barattato l’apertura dei porti per dare gli 80 euro e un po’ di bonus elettorali’.
Si tratta di un’intesa per frenare le partenze di migranti e gli sbarchi, in modo da far giungere in Europa solo chi fugge da una guerra.
‘Le proposte italiane su migranti diventano proposte europee: contiamo che finalmente l’Europa torni a difendere i confini e il diritto e alla sicurezza dei 500 milioni di europei. Con i colleghi di Austria e Germania abbiamo affrontato il grande problema degli arrivi: se si riducono questi si risolvono anche i problemi minori interni tra le nazioni e non ci sarà alcun problema alle frontiere. Meno migranti, meno sbarchi e meno morti, chiederemo sostegno alle autorità libiche, dare a Tripoli il diritto ai rimpatri e la redistribuzione delle quote degli arrivi. Chiederemo alle missioni internazionali di non usare l’Italia come unico punto d’arrivo e il sostegno nelle operazioni di soccorso, protezione e riaccompagnamento di migliaia di clandestini nei luoghi di partenza. Credo quindi che questo nucleo di amicizia e di intervento serio concreto ed efficiente di Italia, Germania ed Austria, possa essere un nucleo che darà un impulso positivo a tutta Europa per riconoscere il diritto di asilo a quella minoranza di donne e bambini che fuggono dalle guerre ed evitare l’arrivo e la morte di decine di migliaia di persone che non scappano da nessuna guerra’, afferma Salvini.
Previsto un nuovo incontro a Vienna sempre fra i ministri dell’Interno di Italia, Germania e Austria il prossimo 19 luglio.