‘Pope of peace in Egypt of peace’, è il motto scelto per il viaggio che inizia di Papa Francesco in Egitto. Papa Francesco parte questa mattina per l’Egitto, per il suo diciottesimo viaggio internazionale: una visita di due giorni, interamente al Cairo, in cui si sommeranno le dimensioni interreligiose, per gli importanti incontri col mondo islamico, ecumeniche, per l’abbraccio alla Chiesa copto ortodossa recentemente bersaglio degli attentati dell’Isis, e pastorali, per l’incoraggiamento che il Pontefice porterà alla piccola comunità copto-cattolica.
Francesco partirà alle 10.45 da Roma-Fiumicino per atterrare al Cairo alle 14.00. Dopo l’accoglienza ufficiale all’aeroporto internazionale della capitale egiziana, la cerimonia di benvenuto vera e propria si svolgerà nel Palazzo presidenziale a Heliopolis.
Qui il Papa renderà la sua visita di cortesia al presidente della Repubblica, Abdal Fattah Al-Sisi. Quindi andrà in visita ad Al-Azhar, la maggiore università dell’Islam sunnita, e al grande imam Ahmad Al-Tayyeb, partecipando anche alla Conferenza internazionale sulla Pace organizzata dal grande ateneo islamico: il discorso del Papa, che seguirà quello del grande imam, è previsto intorno alle 16.00.
Papa Francesco abbraccerà il grande imam di Al-Azhar, Muhammad al-Tayyeb, e scioglierà definitivamente il gelo con il più autorevole centro teologico dell’Islam sunnita. Il 23 maggio scorso lo aveva ricevuto in udienza, accogliendolo con una frase emblematica: ‘Il messaggio è l’incontro’.
Il rapporto tra il centro egiziano e la Santa Sede si era rotto nel 2011, dopo alcuni interventi pubblici di Benedetto XVI che avevano fatto saltare dalla sedia il governo egiziano e proprio i vertici di Al-Azhar. Il primo è stato nel 2006, in occasione di una lectio magistralis all’Università di Ratisbona: Maometto ha introdotto solo ‘cose cattive e disumane, come la sua direttiva di diffondere per mezzo della spada la fede’, aveva detto Ratzinger. Cinque anni più tardi, il 10 gennaio 2011, al tradizionale discorso al Corpo diplomatico della Santa Sede, Benedetto XVI citò un attentato ai copti di Alessandria, avvenuto poche settimane prima: Benedetto XVI aveva chiesto ai governi della regione di adottare, malgrado le difficoltà e le minacce, misure efficaci per la protezione delle minoranze religiose. Al-Azhar e le autorità politiche del Paese vi lessero un appello ai Paesi occidentali a intervenire in Egitto per difendere i cristiani. L’Egitto sollevò nei confronti della Santa Sede l’accusa di ‘ingerenza inaccettabile’, richiamando l’ambasciatrice, Aly Hamada Mekhemar, rientrata poi alla fine del mese di febbraio.
Alle 16.40 è previsto invece l’incontro con le autorità egiziane, alle quali Bergoglio parlerà subito dopo il presidente Al-Sisi. Quindi, intorno alle 17.20 la visita al Patriarcato copto-ortodosso e l’incontro col patriarca Tawadros II, insieme al quale il Papa si recherà nella vicina chiesa di San Pietro, bersagli l’11 dicembre scorso di un attentato rivendicato dall’Isis, con decine di morti e feriti.
Non ci sono preoccupazioni per la sicurezza di Papa Francesco in Egitto, tanto che Francesco ha chiesto e ottenuto di spostarsi con una vettura normale, cioe’ coperta ma non blindata, mentre alla messa per la comunità cattolica per girare tra la folla userà una vetturetta da golf scoperta.
Naomi Sally Santangelo