Da Passo Vezzena un messaggio di pace

“Oggi qui ricordiamo la storia di quanto accaduto nella Prima Guerra Mondiale nel nostro Trentino, ma ricordiamo anche una storia comune, guardando al conflitto dalla prospettiva austriaca e alle tante persone coinvolte. Il Trentino è un territorio che ha attraversato tanti momenti difficili. Il ricordo di quanto accaduto, del ruolo storico del nostro territorio nel conflitto è un valore della nostra Autonomia e delle nostre comunità. Di questa memoria dobbiamo ringraziare gli Alpini, che ogni anno vengono qui mantenendo viva questa testimonianza e prima ancora recuperando questa chiesetta sedici anni fa. Un impegno che oggi consente a tutti noi di avere sempre presenti i drammatici fatti della Prima Guerra Mondiale, nella quale tante persone sono cadute e tante hanno perso i loro cari.”

Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, intervenuto stamane a Passo Vezzena, nel Comune di Levico Terme, alla cerimonia per il 16° anniversario della ricostruzione della chiesetta di S. Zita – Zitakappelle. In tanti fra Alpini, delegazioni e associazioni d’arma austriache, autorità e semplici cittadini hanno voluto partecipare all’evento organizzato dalla Sezione ANA di Trento, dal quale è emerso un comune messaggio di pace di fronte ai tanti conflitti oggi in corso nel mondo. Un messaggio di pace ma anche un richiamo alla memoria, da trasmettere alle giovani generazioni unitamente ai valori che gli Alpini incarnano da generazioni.

Nel corso della cerimonia, dopo l’alzabandiera e i colpi di cannone a salve, è stata deposta una corona in onore dei Caduti. La messa, celebrata da don Valentino Chiocchetti, ha preceduto un momento conviviale a cura dei Nu.Vol.A. Valsugana. Stamane a Passo Vezzena erano presenti, fra gli altri, il presidente della Sezione ANA di Trento Paolo Frizzi, il sindaco di Levico Terme Gianni Beretta, diversi sindaci dei Comuni vicini e il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini.

La chiesetta di Santa Zita, simbolo di pace e di fratellanza fra i popoli, fu eretta nel 1917 e intitolata alla Santa che portava il nome dell’imperatrice moglie di Carlo I d’Asburgo, beatificato nel 2003 per il suo impegno nel riportare la pace in Europa. L’opera, sorta a fianco di un cimitero militare che accoglieva le salme di 220 soldati italiani e 576 imperiali, fu segnata da un lento degrado al termine del conflitto. 
Nel maggio del 2007 numerosi Alpini del Trentino cominciarono a prestare la loro opera di volontariato per la ricostruzione della chiesetta, nella forma progettuale originale. La cappella di Santa Zita fu terminata nel 2008, dopo circa 7.000 ore di lavoro volontario.

Ogni anno la chiesetta raccoglie Alpini e rappresentanti delle associazioni d’arma austriache per rinnovare la memoria dei Caduti.

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