Da riforma ammortizzatori sociali a politiche attive: il “piano” Catalfo

27 miliardi sono dedicati alla coesione sociale, di questi 12,6 sono previsti per le politiche del lavoro”, ha detto il Ministro spiegando che occorre “proseguire nel rafforzamento delle politiche attive del lavoro“. Inoltre “il piano intende rafforzare il sistema della formazione in Italia”.

“Con il prossimo Dl Ristori ci sarà un rifinanziamento della CIG  un rafforzamento dei contratti di solidarietà difensiva e ulteriori interventi che affronteremo negli incontri dei prossimi giorni con le parti sociali”.PUBB

La Ministra ha quindi rimarcato il tema degli ammortizzatori sociali “che va affrontato con una riforma”, su cui venerdì prossimo ci sarà il confronto con le parti sociali, “in un’ottica di universalismo, che significa riconoscere ai lavoratori di tutte le imprese e di tutti i settori e dimensioni l’integrazione al reddito in costanza di rapporto”.

Quanto al Reddito di cittadinanza “è stata una misura importante che ha aiutato le famiglie in difficoltà e abbiamo avuto un 25% in più di domande”, ha detto la Ministra sottolineando che “un aumento delle diseguaglianze certamente c’è”.Tag: 

“Le risorse del Recovery Plan  destinate alle politiche del lavoro ammontano a 12,6 miliardi di euro“. Lo ha detto il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in occasione della presentazione del “Rapporto sul Mercato del lavoro e la contrattazione 2020” del CNEL.

“27 miliardi sono dedicati alla coesione sociale, di questi 12,6 sono previsti per le politiche del lavoro”, ha detto il Ministro spiegando che occorre “proseguire nel rafforzamento delle politiche attive del lavoro“. Inoltre “il piano intende rafforzare il sistema della formazione in Italia”.

“Con il prossimo Dl Ristori ci sarà un rifinanziamento della CIG, un rafforzamento dei contratti di solidarietà difensiva e ulteriori interventi che affronteremo negli incontri dei prossimi giorni con le parti sociali”.

La Ministra ha quindi rimarcato il tema degli ammortizzatori sociali “che va affrontato con una riforma”, su cui venerdì prossimo ci sarà il confronto con le parti sociali, “in un’ottica di universalismo, che significa riconoscere ai lavoratori di tutte le imprese e di tutti i settori e dimensioni l’integrazione al reddito in costanza di rapporto”.

Quanto al Reddito di cittadinanza “è stata una misura importante che ha aiutato le famiglie in difficoltà e abbiamo avuto un 25% in più di domande”, ha detto la Ministra sottolineando che “un aumento delle diseguaglianze certamente c’è”.

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