Un meteorite marziano si è mostrato agli scienziati e ha dipanato la matassa di alcuni misteri che hanno molto, molto a che fare con la formazione della Terra
Meteorite “marziano”, il suo studio ha rivelato informazioni importantissime
E se a spiegarci l’evoluzione di alcune specifiche aree del nostro pianeta fosse un meteorite marziano? Può sembrare una teoria azzardata, considerando che la Terra e Marte hanno, almeno oggigiorno, poco da spartire in termini di superficie, abitabilità e… popolazione, naturalmente.
Eppure tanto, tantissimo tempo fa i due pianeti avevano in comune molto di più di quanto si creda. A dirlo sono moltissimi studi, portati avanti nel corso del tempo da preparatissimi team di astrofisici, astronomi e scienziati, che si arricchiscono proprio grazie a un meteorite legato a Marte, da poco preso in esame.
Il meteorite marziano che parla della Terra
In cosa sono (o meglio, sono stati) simili, dunque, Marte e la Terra? Intanto, il fatto che 4.5 miliardi di anni fa il Pianeta Rosso avesse una crosta, ovvero lo strato superficiale ed esterno, molto simile a quella terrestre. Anzi, nello specifico, la crosta marziana doveva essere simile all’Islanda di oggi: a dirlo sono stati alcuni frammenti del pianeta, analizzati durante le varie missioni spaziali.
Adesso, però, sappiamo di più: un nuovo studio della Northern Arizona University ha infatti analizzato il meteorite marziano Black Beauty, la cui origine è da collocarsi tra le più antiche regioni di Marte nientemeno che 4.48 miliardi di anni fa. Black Beauty, in sostanza, rappresenterebbe il primo stadio dell’evoluzione di Marte e, per estensione, di tutti i pianeti vicini, Terra compresa.
Cosa ci racconta il meteorite marziano?
Ma cosa ci racconta, nello specifico, Black Beauty? Con i suoi 4.48 miliardi d’età, lascia comprendere il contesto geologico dell’evoluzione terrestre. Pare che i pianeti del nostro Sistema Solare fossero, in origine, tutti degli agglomerati di rocce, metalli ed elementi radioattivi in uno stato di fusione. Nel caso del nostro pianeta è noto che una fase di raffreddamento portò a separare i materiali più pesanti, che andarono verso il centro, mentre la parte esterna si solidificò diventando crosta.
La crosta terrestre è oggi ricca di elementi più leggeri, ma un tempo doveva essere molto, molto differente: gli scienziati hanno più volte rilevato che quella originale è andata perduta a causa della tettonica a zolle. Ed è qui che entra in gioco Black Beauty, che, stando a quanto affermato dal team della Northern Arizona University, si avvicina per età e per la sua composizione a quella che poteva essere la crosta originale della Terra.
Marte, la Terra e le loro origini
Quali sono le conseguenze di queste analisi e delle relative scoperte? In primis, avere una panoramica di come fosse composta la crosta terrestre originale apre nuovi quesiti sulla formazione del pianeta. Nonostante alcune certezze, la storia della Terra e delle sue origini resta sempre in divenire, con un turbinare di domande che si affollano.
Ma non è, ovviamente, tutto qui. Dal meteorite marziano si possono ricavare ulteriori dati: in primis, la localizzazione di altri frammenti di Marte, espulsi in fase di formazione/creazione. Poi, la risposta a una domanda intrigante: come mai il pianeta Rosso si è evoluto in un modo tanto diverso dalla Terra? Al nostro pianeta toccherà, prima o poi, fare la stessa fine? Non resta che attendere nuovi approfondimenti.