Cementificazione sempre piu’ aggressiva in Italia. secondo le stime piu’ ottimistiche, il rischio e’ che, nei soli prossimi 30 anni, al 2050, le aree urbanizzate, dove gia’ vive piu’ di un terzo della popolazione, divorino altri 800 chilometri quadrati di aree libere, pari a un’area 2 volte e mezzo Roma. Questo quanto emerge nel rapporto ‘Natura urbana 2020’ del Wwf pubblicato alla vigilia della ‘Festa della Natura in Citta” domani, con 120 eventi sparsi in tanti centri della Penisola. Le previsioni (elaborate su dati Ispra dal gruppo di ricerca dell’Universita’ dell’Aquila che da anni lavora col Wwf) parlano anche di assedio dei Siti Natura 2000 (quelli tutelati dall’Ue) con il rischio di cancellare quasi altri 10.000 ettari di pregio, considerando che sono gia’ 140mila gli ettari delle aree buffer dei siti comunitari gia’ urbanizzate in tutte le aree del Paese.
“Durante il lockdown – scrive il Wwf nel rapporto dal titolo ‘Safe Cities in armonia con la Natura: per citta’ piu’ verdi, piu’ sane e piu’ sicure’ – paradossalmente abbiamo apprezzato l’importanza della natura che ha bussato alle porte delle nostre citta’ e con cui conviviamo nei nostri centri urbani e abbiamo capito l’importanza di fare scelte per vivere in Safe Cities, in aree urbane che siano sane, sicure e in armonia con la natura”. Ma le previsioni, appunto, “dimostrano che c’e’ ancora molto da fare”. Il Wwf chiede dunque, dati alla mano, azioni urgenti e non piu’ rinviabili per “riprogettare le nostre citta’, realizzando piani e progetti di trasformazione e rigenerazione urbana che diano piu’ spazio alla natura, garantendo, gia’ da ora, la resilienza dei sistemi naturali e, nelle citta’ attraversate dai corsi d’acqua, interventi realizzati con ‘nature based solutions'”. In tal senso il gruppo di ricerca dell’Universita’ dell’Aquila coordinato dal professor Bernardino Romano, oltre a fornire le stime sull’espansione urbana, ricorda anche che negli ultimi 50 anni negli ambiti fluviali si e’ consumato suolo per circa 2mila Kmq, l’equivalente di 310mila campi di calcio. “Ora – dice il Wwf – e’ il momento delle scelte”. E nel rapporto ‘Natura urbana’ l’associazione avanza proposte concrete ad amministratori pubblici e ai cittadini, fornendo esempi virtuosi gia’ realizzati e soluzioni di frontiera da tutto il mondo e dalle varie parti d’Italia, e che sono illustrati da 18 esperti che hanno risposto alla chiamata del Wwf.