Dopo aver portato il suo clown in giro per le strade d’Europa e America Latina, Sergio Longobardi debutta, venerdì 10 novembre 2017 alle ore 20.30 (in replica fino a domenica 12), al Teatro La Giostra/Speranzella91 di Napoli con l’allestimento definitivo di Bastavamo a far ridere le mosche di cui è autore e interprete, condividendo la regia con Raffaele Di Florio.
Pièce plurivocale d’ispirazione autobiografica, ‘Bastavamo a far ridere le mosche’ è il diario periodico di un clown di Napoli, che si ritrova esiliato volontario a Parigi. Tra sogni artistici e le difficoltà del quotidiano, il protagonista si ritrova ad affrontare suo padre, in un dialogo intimo e realistico allo stesso tempo, nel quale s’interroga sulla sua identità di artista e d’uomo.
Lo spettacolo ha avuto una programmazione completa solo a Parigi, sia nella prima presentazione in forma di studio, presso il Teatro dell’Università Paris 8 nel giugno 2013, sia al Thèatre Les Dèchargeurs, in scena per cinque mesi (da gennaio ad aprile 2014). In Italia ci sono state solo due rappresentazioni in lingua italiana (nel 2013 e nel 2014), ma sempre in forma di studio.
Questo nuovo adattamento in scena al Teatro La giostra/Speranzella81, presentato da Compagnia Babbaluk con il sostegno alla creazione del Théâtre du Parc de La Villette e I Teatrini, si avvale della regia condivisa con Raffaele Di Florio, ed è l’allestimento definitivo e completo, di questo lungo percorso di ricerca sulla scrittura autobiografica legata ai temi del lavoro e della relazione padre/figlio.
Tra ricordi di un’Italia anni ottanta e bollettini meteo, le immagini e i racconti si mescolano alla musica di Buddha, un gatto che suona il violino. Sopra di lui, scorrono le immagini del padre che forte di una lunga esperienza di vita risponde alle questioni del figlio che s’interroga sul suo futuro e sul suo mestiere di clown.
Lo spettacolo, spiega Sergio Longobardi, è concepito come un work in progress. Il Clown protagonista è ispirato al mio personaggio di strada, l’Uomo ombra che lavorava in stretta relazione col passante. E’ gestito nella fase iniziale, centrale e finale in improvvisazione sul tema dell’incontro e dell’imitazione. Si tratta di un diario di bordo, di replica in replica permeabile al cambiamento. La sua vita diventa Teatro, un Teatro che cammina.
Nel 2013, il testo Bastavamo a far ridere le mosche/On faisait rire les mouches è stato pubblicato da Presses Universitaires du Mirail in edizione bilingue, mentre la pubblicazione in versione italiana, prevista a breve, sarà edita da Dante et Descartes di Napoli.
Bastavamo a far ridere le mosche di e con Sergio Longobardi
Inizio delle rappresentazioni teatrali ore 20.30 (venerdì e sabato), ore 19.00 (domenica)
Info e prenotazioni ai numeri 081405632, 3492187511, 3337187542
email lagiostrateatro@gmail.com web www.lagiostrateatro.it
Da venerdì 10 a domenica 12 novembre 2017
Napoli, Teatro La giostra/Speranzella81
Compagnia Babbaluk (Premio Scenario 2000)
con il sostegno alla creazione del Théâtre du Parc de La Villette
e I Teatrini
presentano
Bastavamo a far ridere le mosche
Buddha, mio padre ed io
di e con Sergio Longobardi
e in video Salvatore Longobardi
luci e scene Raffaele di Florio
voce della Bambina Mathilde Lemaire
foto della locandina Hind Oukerradi
regia Raffaele Di Florio, Sergio Longobardi
durata della rappresentazione 55’ circa, senza intervallo
Lo spettacolo che è stato in scena a Parigi al Thèatre Les Dèchargeurs per ben 5 mesi a partire da Gennaio 2014 è stato prodotto dal Thèatre du Parc et de la Grande Halle de la Villette dove l’artista Sergio Longobardi è stato artista residente dal 2010 al 2014 grazie all’intesa stabilitasi col direttore Frèdèric Mazelly e anche dalla Association Compagnie Babbaluck (premio Scenario 2000 in Italia).
Nel 2013 il testo Bastavamo a far ridere le mosche/On faisait rire les mouches è stato pubblicato dalle edizioni Presses Universitaires du Mirail in edizione bilingue grazie alla traduzione della Professoressa Cèline Frigau e dei suoi studenti del Dipartimento di Italianistica all’Universitè Paris 8, traduzione collettiva alla quale l’autore ha partecipato attivamente durante un Master univesitario Da questa esperienza nasce il collettivo di traduttori “La langue du Bourricot” ancora esistente in quella Università.
SERGIO LONGOBARDI
E’ un attore regista e drammaturgo, nato a Torre Annunziata (Napoli). Difende e pratica da anni un teatro popolare e umanista .Con la sua azione di clown urbano Uomo Ombra gira per tre anni L’Europa e L’America del Sud. Torna in Italia nel 1996 per scrivere Senza Naso Ne’ Padroni (Napoli,Teatro Nuovo 1996).
L’anno seguente è il Clown augusto di Barboni spettacolo cult di Pippo Del Bono (Premio Ubu 1997).