Dal 17 al 21 gennaio al Teatro India di Roma debutta ‘La lotta al terrore’, scritto da Lucia Franchi e Luca Ricci

Dal 17 al 21 gennaio al Teatro India di Roma

un attentatore è asserragliato dentro il supermercato di un paese di provincia.

Un impiegato, il vice sindaco e il segretario comunale cercano di fronteggiare la situazione e

le responsabilità che ne derivano. È una storia di tolleranza e di intolleranza, delle nostre umanissime paure, delle tensioni sociali pronte ad esplodere sotto un’apparente tranquillità.

La lotta al terrore
di Lucia Franchi e Luca Ricci
regia Luca Ricci
con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori
costumi Lucia Franchi – scene Luca Ricci

Produzione CapoTrave
con il sostegno di Regione Toscana, MIBACT, residenza creativa, Teatro dell’Orologio

Dal 17 al 21 gennaio al Teatro India debutta ‘La lotta al terrore’, scritto da Lucia Franchi e Luca Ricci, anche regista dello spettacolo che porta in scena un attacco terroristico ad un supermercato raccontato da una sala riunioni comunale.

Cosa succederebbe se un attentatore carico di esplosivo si asserragliasse dentro il supermercato di un piccolo paese della provincia italiana minacciando di farsi saltare in aria con più di trenta ostaggi?.  La lotta al terrore è la storia drammatica e al contempo comica di un attacco terroristico ad un supermercato visto dall’esterno, dalla prospettiva di una sala riunioni comunale, dove all’improvviso giunge la terribile notizia. Un’ora concitata, una totale unità di tempo e spazio, in cui un impiegato, il segretario comunale e il Vicesindaco elaborano numerose e a tratti improbabili strategie per rendersi utili. Tra imprevisti, assurde richieste e tensioni, la scrittura drammaturgica fa luce sull’inadeguatezza con la quale i tre protagonisti reagiscono alla situazione e indaga sulle paure umanissime che si celano sotto la nostra attuale e apparente tranquillità, pronte ad emergere ogni volta che la minaccia diventa concreta.

Il punto di osservazione è dunque la sala riunioni di un Comune. Il Sindaco non assente, perchè in settimana bianca, il Prefetto non risponde, il Maresciallo dei Carabinieri presenta una serie di richieste ineludibili, mentre i giornalisti – prima locali, poi nazionali – premono dall’esterno per avere notizie sull’attacco in corso. La situazione diventa subito comica e insieme drammatica. Si scoprirà che il sequestratore è un ragazzo egiziano: da anni vive nel paese, apparentemente integrato, ha delle richieste da fare, e queste richieste riguardano una scelta che il Vicesindaco non può evitare. Uno spettacolo che parla di paura, di tolleranza e di intolleranza, di questo odierno tempo nervoso, dove la nostra identità individuale e sociale è messa in crisi da radicalismi contrapposti.

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