La Cenerentola diretta da Fabio Cherstich, favola originariamente scritta da Basile in napoletano e poi riscritta da Charles Perrault e dai fratelli Grimm, con un cast di attrici e attori giovani, pieni di energia, vuole essere uno spettacolo speciale creato appositamente per il divertimento dell’occhio e dell’orecchio. Frutto di un lavoro corale di reinvenzione: la storia di tradizione calata nel contemporaneo, spogliata della magia originaria, ne acquista una tutta sua modellata su musiche e immagini attinte dall’immaginario pop.
Cenerentola è ossessionata dal ricordo di sua madre, si sforza di pensare a lei in ogni momento e si punisce quando se ne dimentica. È convinta di meritare tutti i maltrattamenti della matrigna e delle sorelle. Non parla con nessuno, porta sulle sue spalle il peso della gestione della casa e la sua unica distrazione è una voce, quella della Fata, che le parla attraverso gli elettrodomestici aiutandola a capire che crescere non è per forza un processo doloroso. Cenerentola non perde la scarpetta, ma ha in dono quella del suo strambo innamorato che così pensa di dimostrarle il suo interesse.
La giovane protagonista si lega per sempre al suo Principe Azzurro, ma senza sposarlo. Una rilettura di Cenerentola come personaggio femminile contemporaneo. Le sorellastre sono ossessionate dalle mode e dai selfie e la matrigna dal corpo e dalla giovinezza. Il padre (assente nella fiaba originale) è sottomesso, diventa quasi un servitore della casa, mentre il re ha come unica preoccupazione quella di organizzare delle feste. Anche il principe, nella sua semplicità provocatoriamente imbarazzata, si pone in netto contrasto con lo stereotipo disneyano e ricalca un adolescente maldestro nei suoi rapporti con l’altro sesso.
Tutto questo per sottolineare come al di là della fiaba ci sia una realtà che riconosciamo come contemporanea, senza trucchi o mistificazioni. In questo senso, Cenerentola è una ragazza nel pieno della sua adolescenza che si trova a dover fare i conti con il passaggio alla vita adulta: dovrà imparare a rapportarsi con il suo corpo e con le sue emozioni, a gestire i rapporti con le persone che fanno parte della sua vita e a superare il lutto della propria madre.
Teatro India, 22 novembre – 3 dicembre / Teatro Ragazzi
Cenerentola Remix
liberamente ispirato alla favola originale di Charles Perrault e alle sue molteplici riscritture
ideazione e regia Fabio Cherstich
drammaturgia Fabio Cherstich e Tommaso Capodanno
musiche originali Pasquale Catalano
con Julien Lambert, Giuseppe Benvegna, Annalisa Limardi Alessandro Pizzuto, Evelina Rosselli, Giulia Sucapane
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
foto di Luca Del Pia
info e orari
ore 10.30
sabato e domenica ore 16.00
dagli 11 anni
durata 1 ora e 15′
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale