Dal 27 settembre al 3 ottobre al Teatro India di Roma in scena, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, ‘Tiranno Edipo!’

Dal 27 settembre al 3 ottobre al Teatro India i giovani attori della Compagnia dell’Accademia portano in scena Tiranno Edipo!, guidati dalla regia visionaria di Giorgio Barberio Corsetti nella rilettura del classico sofocleo per un viaggio in quadri alle origini della modernità.

Da sempre impegnato nella sperimentazione delle possibilità di riscrittura dei confini fra teatro e arti della scena, Corsetti si accosta all’Edipo Re di Sofocle – parte del ciclo tebano – come a un testo vivo, attivo, denso di simboli e capace tutt’oggi di far scaturire i complessi significati del reale. Lo spettacolo, infatti, prende avvio all’esterno del teatro, un “fuori” ambientato in un campo profughi. Si fa così subito chiara la forte volontà di lettura del presente attraverso la pièce. Gli spettatori sono invitati a seguire gli attori lungo un percorso che si struttura in due parti, quasi a simboleggiare le due città attraverso le quali dovrà muoversi Edipo. Due città: la città del mondo e la città interiore: «La città del mondo è malata, l’umanità intera è contaminata. La sterilità divora le risorse, gli uomini non hanno di che mangiare, le donne partoriscono sangue. Questo è fuori, è l’esterno, un accampamento di migranti che non hanno più un luogo dove stare commenta Corsetti Edipo può salvare il mondo, ma deve penetrare nella città interiore, nel cuore stesso dell’Io. Edipo deve portare a termine la sua indagine, sapere chi ha ucciso il Re. […] Edipo si riflette all’infinito, nella sua mente tante parti di lui diventano i personaggi. Tanti Edipi che si moltiplicano e devono districarsi all’interno della sua anima per arrivare al fondo dell’indagine».

Ad interpretare questa moltitudine di Edipi, alla ricerca della verità, sono i venti attori della Compagnia, tutti provenienti dall’Accademia Silvio D’Amico, tutti personaggi frutto di questo mondo interiore. Edipo si moltiplica e si scompone dunque «come in un sogno», ed è proprio la scomposizione a farsi cifra estetica dello spettacolo: a troneggiare sui personaggi – quadro dopo quadro – proiezioni di corpi assemblati come con ritagli di giornale, facce coi lineamenti spezzati, bocche spalancate e occhi caleidoscopici che fissano atterriti il cielo del palcoscenico. È l’umanità misera, spaventata e spaventosa che popola il fondale così come il palco, abitato da personaggi in completi eleganti, giacche, cravatte e camicie, o abiti da sera rossi come il sangue. Hanno in testa corone di metallo e corone di fiori, camminano, corrono, svengono, si aggrappano all’impalcatura che sovrasta la scena in verticale, tracciando una costellazione di spunti visuali: lo scheletro di una mappa per districarsi dentro alla tragedia.

«Il mondo fuori è popolato di flussi, migrazioni, incomprensibile tragedia dell’altro da noi. Nella roccaforte dell’Io gli Edipi si moltiplicano, germinazione infinita di un soggetto prigioniero di se stesso. Dentro, nel cuore del segreto, alberga il femminile, Giocasta, l’altra parte del sé; con un abito rosso sangue la Madre appare. […] Il racconto mitico di Edipo, nella sua affermazione o negazione, come immagine o parola, è nelle mappe immaginarie di tutte le esplorazioni dell’anima, di tutte le analisi della costituzione dell’Io in occidente». L’inquieta ricerca degli Edipi che brulicano sul palco diventa metafora dell’esplorazione del sé, unico percorso possibile per approdare, forse, infine, a una riflessione sull’altro.

Si rinnova così per il secondo anno consecutivo la collaborazione fra Teatro di Roma – Teatro Nazionale e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Tiranno Edipo! si inserisce infatti all’interno di un percorso condiviso tra le due istituzioni culturali, che vede al Teatro India quattro spettacoli interpretati e diretti dalla neonata Compagnia dell’Accademia, con l’obiettivo di sostenere la creatività e il perfezionamento degli allievi neodiplomati attraverso la formazione e il confronto con maestri e registi affermati. Fanno parte di questo percorso gli spettacoli di due giovani registi, Un anno con tredici lune di Rainer Werner Fassbinder, regia di Carmelo Alù (26/28 settembre); Jacob Von Gunten di Robert Walser, regia di Fabio Condemi (30 settembre/2 ottobre); in chiusura, Studio da Le Baccanti di Emma Dante (22 dicembre/5 gennaio).

26 settembre ore 20.00

27 e 28 settembre ore 18.00

UN ANNO CON TREDICI LUNE
di Rainer Werner Fassbinder
traduzione e adattamento Letizia Russo
Regia Carmelo Alù
con Carmelo Alù, Grazia Capraro, Gabriele Cicirello, Emanuele Linfatti
Adalgisa Manfrida, Eugenio Mastrandrea, Xhulio Petushi, Riccardo Ricobello, Zoe Zolferino
Scene Dario Gessati – Costumi Gianluca Falaschi – Luci Pasquale Mari
produzione Compagnia dell’Accademia – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”

27- 28 – 29 settembre _ 2 ottobre ore 21.00

30 settembre e 1 ottobre ore 17.00

3 ottobre ore 19.00

TIRANNO EDIPO!
da Sofocle
Drammaturgia e Regia Giorgio Barberio Corsetti
produzione Compagnia dell’Accademia – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”

 

30 – 1 ottobre ore 20.00

2 ottobre ore 18.00

JAKOB VON GUNTEN
da Jakob Von Gunten
di Robert Walser
traduzione Emilio Castellani (Adelphi)
Regia e Drammaturgia Fabio Condemi
Drammaturgia dell’immagine, Scene e Costumi Fabio Cherstich

Disegno Luci Camilla Piccioni
con Lavinia Carpentieri, Xhulio Petushi, Gabriele Portoghese

Realizzazione Costumi Anna Coluccia
produzione Fattore K – in coproduzione con Compagnia dell’Accademia – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” – in collaborazione con AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali

23 -27 – 30 dicembre ore 17.00

22- 28 – 29 dicembre ore 20.00

3 gennaio ore 17.00

4 – 5 gennaio ore 20.00

STUDIO DA LE BACCANTI
di Euripide
regia Emma Dante
con Viola Carinci, Irene Ciani, Gabriele Cicirello, Renato Civello, Jessica Cortini, Eugenia Faustini, Angelo Galdi, Alice Generali, Paolo Marconi, Eugenio Mastrandrea, Elisa Novembrini, Michele Ragno, Riccardo Ricobello, Naike Anna Silipo
Musiche e arrangiamenti corali Serena Ganci – Movimenti scenici Sandro Maria Campagna
Scene Carmine Maringola – costumi Emma Dante – luci Cristian Zucaro

Assistente alla Regia Federico Gagliardi

Assistente ai Costumi Italia Carroccio

produzione Compagnia dell’Accademia – Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”

TEATRO INDIA_ Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi) – Roma

Circa Roberto Cristiano

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