Dal 7 ottobre per Senatori e Deputati la transumanza non avrà senso

Dal 7 Ottobre la transumanza, per Senatori e Deputati da un gruppo all’altro, non avrà senso e non eviterà la probabilità di di rimanere a casa. Perciò le annunciate campagne acquisti di Salvini e Di Maio all’interno del Palazzo, sanno di propaganda. Infatti, al di là degli scontri moralisti sui cambi di partito e del dibattito su alcune implicazioni costituzionali, tema troppo difficile da capire per molti senatori e deputati, basta guardare i sondaggi per accorgersi del bluff. La neo formazione di Renzi, per cominciare, è composta da una quarantina tra deputati e senatori. Se alle elezioni ottenesse il 5%, con il proporzionale riuscirebbe a conquistare 30 seggi. Di questo Renzi ne è ben consapevole e i suoi sorrisi dinanzi alle telecamere, sanno di preoccupazione e di un’opaca visione per il futuro prossimo. Nella stessa situazione si trova Salvini, se anche superasse il 30% nelle urne, riuscirebbe a portare in Parlamento più o meno lo stesso numero di deputati e senatori che oggi conta. La situazione per il leader leghista non cambierebbe nemmeno se passasse il referendum con cui mira ad ottenere il maggioritario puro. In molti collegi, soprattutto nel Sud del Paese, avrebbe bisogno dell’aiuto delle forze politiche minoritarie di centrodestra, a cui sarebbe costretto a cedere molti dei collegi sicuri. Così la transumanza è svuotata di ogni suo contenuto positivo. Anche il Pd non potrebbe accogliere fuoriusciti o pentiti dell’ultim’ora, perché dopo la scissione di Renzi, con un risultato del 20%, almeno secondo i sondaggi, dovrebbe tagliare una ventina tra deputati e senatori.E’ curioso e avverso il destino per Zingaretti. Lui che non voleva fare un governo con i grillini, adesso è costretto a votare una riforma da loro proposta e che gli compromette il piano per varare le liste. E gli stessi grillini votando la legge per il taglio del numero dei parlamentari, firmeranno il’licenziamento’ da Camera e Senato per circa metà dei loro colleghi. Secondo i sondaggi i Cinque Stelle, con la riforma, perderebbero circa 160 tra deputati e senatori. Non si può certo negare che la riforma che si dovrebbe approvare, costituisce per il Conte 2, un elemento stabilizzante, perché tiene tranquilli i rappresentanti della maggioranza e lontani da tentazioni transfughe. La paura per tutti è che tutto possa cascare e verrebbe meno, per molti di loro, uno stipendio sicuro e privilegi che mai più avrebbero. Alla fine deputati e senatori lotteranno solo per resistere e conservare le loro poltrone fino alla fine della legislatura.

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