Dal lavoro agli spostamenti passando per il tempo libero: tutto quello che c’è da sapere sulla fase 2 in Italia

La fase 2 delle’emergenza coronavirus in Italia ha preso forma e parte ufficialmente dal 4 maggio. Più o meno, perché le disposizioni del governo non sono proprio uguali per tutti. Questo alla luce di alcune fughe in avanti da parte di alcune Regioni che hanno deciso di bruciare le tappe anticipando ad esempio la riapertura di bar e ristoranti. Anche se nel rispetto delle misure per il contenimento del coronavirus.

 Possiamo quindi provare a fare un esaustivo punto della situazione per avere ben chiaro cosa possiamo fare, come e quando. Fase 2 e lavoro: si muovono 4,5 milioni di lavoratori circa.

 L’Italia decide di fatto di ripartire dalle fabbriche, che vengono riaperte in data 4 maggio. Il governo era sin troppo consapevole di dover rimettere in moto l’economia del Paese e doveva farlo passando per le industrie.

Quali negozi aprono il 4 maggio? Per quanto riguarda i negozi al dettaglio dal 4 maggio non ci sono novità. I negozi aperti sono ovviamente le farmacie, le cartolerie, le librerie e i centri che vendono abbigliamento per neonati. Per nuove aperture di negozi al dettaglio si dovrà attendere almeno fino al 18 maggio.

Stessa situazione per bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e affini, che per poter tornare a lavorare a pieno regime dovranno attendere il 1 giugno (di norma). Il governo ha fatto sapere che nelle Regioni a basso rischio si potrebbe anticipare la riapertura al 18 maggio, mentre alcune Regioni hanno deciso di riaprire i battenti di queste attività ancora prima del 4 maggio. Stando alle disposizioni del governo dal 4 maggio sarà possibile recarsi in questi negozi per ordinare e ritirare il cibo (la modalità da asporto). Anche barbieri e parrucchieri dovranno attendere fino al prossimo 1 giugno con la speranza di aperture anticipate al 18 maggio.

 Uno dei nodi più importanti è ovviamente quello legato agli spostamenti consentiti, ossia cosa si potrà fare durante la fase 2? Una risposta abbastanza esaustiva arriva dalle FAQ di Palazzo Chigi.

Per gli spostamenti sarà necessario compilare l’autocertificazione, nel quale si potrà indicare anche lo spostamento per andare a far visita a un congiunto. Sono esonerati dal presentare il modulo le persone che si spostano per andare a lavoro e quelle che che si spostano per fare una passeggiata. In linea generale ci si può spostare per motivi di lavoro, di salute, per visite ai parenti o per stato di necessità o urgenza. Vengono consentiti gli spostamenti all’interno della regione di residenza. Sarà possibile recarsi in parchi pubblici per fare una passeggiata o per fare attività motoria o sportiva. Sarà possibile recarcisi anche con i bambini che però non potranno accedere alle aree giochi, che restano chiuse.

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