Il leader dei grillini, dopo la proposta di Massimo D’Alema, rilancia e invita Pd e Pdl a votare la fiducia a un governo del Movimento 5 Stelle e dichiara:”Se proprio Pd e Pdl ci tengono alla governabilità possono sempre votare la fiducia al primo governo M5S”, scrivendo su twitter. Bersani risponde: “Basta con le battute”. E intanto arrivano anche i commenti dei leghisti. E’ Manzato della Lega Nord che commenta: “Suggerisco di accogliere la richiesta di Grillo. In qualità di primo partito, il Movimento 5 Stelle prenda in mano il Governo con l’appoggio di Pdl e Pd. La triade rappresenterà interessi di ordine nazionale, ai quali la Lega si opporrà in quanto tutela solo e soltanto le istanze del Nord”. Questo il commento dell’assessore regionale leghista del Veneto, Franco Manzato alla luce delle ultime dichiarazioni rilasciate dai leader dei partiti che hanno partecipato a queste ultime elezioni politiche. ”E’ doveroso prendere posizioni nette e decisive – ha aggiunto l’assessore – dove emerga in modo limpido in che direzione si vuole proseguire, chiarendo da subito gli obiettivi da raggiungere”
Intanto due uomini dell’Arma del nucleo Artificieri sono stati impegnanti a Sant’Ilario e sono entrati nella villa del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, per esaminare un pacco sospetto, recapitato in mattinata da un corriere espresso. Il pacco, di medie dimensioni, e’ indirizzato a Giuseppe Grillo ed e’ stato spedito da Alghero, in Sardegna. Sia il destinatario sia il mittente era scritti sul pacco a mano con un pennarello blu. A ritirare il pacco e’ stata la moglie di Grillo che, insospettita probabilmente dalla calligrafia, ha poi chiamato i militari. E’ stata lei stessa, pochi minuti fa ad aprire il cancello e ad accogliere in casa gli artificieri.
L’ex ministro degli Esteri dice così “no a un governissimo” e invita a considerare il risultato delle elezioni “l’occasione per una svolta positiva” che porti “forze che si sono aspramente contrapposte” ad “assumere una comune responsabilità, e farlo in modo nuovo rispetto alla politica tradizionale”.
Nel concreto, spiega tra l’altro l’ex premier, “il primo problema e’ il funzionamento delle istituzioni e ritengo che le forze politiche maggiori debbano essere tutte coinvolte. E che quindi – e’ la proposta dell’esponente Pd – al centrodestra e al Movimento 5 Stelle vadano le presidenze delle due assemblee parlamentari, ovviamente sulla base della proposta di personalità che siano adeguate a ruoli istituzionali di garanzia”. Il tutto perché “ciascuno, mantenendo la propria autonomia, possa confrontarsi in Parlamento alla luce del sole”. Nel pd si alza il coro dei no contro la proposta di D’Alema, mai con Berlusconi.
Per D’Alema al governo italiana occorre la guida del Pd e legislatura costituente con Pdl e M5S. “Una legislatura costituente”, con “un’assunzione di responsabilità da parte delle forze principali, innanzitutto Movimento 5 stelle, centrodestra e noi” , attribuendo ai primi due “le presidenze delle due assemblee parlamentari, ovviamente sulla base della proposta di personalità che siano adeguate a ruoli istituzionali di garanzia”, e con un governo guidato dal “partito che ha la maggioranza relativa al Senato e quella assoluta alla Camera. E che ha espresso come candidato premier Bersani”. Questo è quello che ha proposto Massimo D’Alema, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Ma Squinzi subito ribatte: Grillo vuole far finire l’industria italiana.
“Se applicassimo il programma di Grillo l’industria italiana sarebbe finita. Grillo vuole bloccare le infrastrutture, noi pensiamo che si debba colmare un grave ritardo infrastrutturale”. Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi in un’intervista a ‘Repubblica’ in cui prevede che “i prossimi sei mesi saranno orribili, i peggiori degli ultimi cinquant’anni”. Per Squinzi in tempi brevi “toccheremo il punto più acuto della crisi poi comincerà la risalita” ma, continua, “questo e’ il momento di mettere al centro l’economia reale”.