Sono oltre 1500 e provengono da 25 nazioni, i giovani aspiranti ambasciatori che partecipano all’edizione 2014 di Change the world Model Un, la simulazione di processi diplomatici riservata agli studenti delle scuole e delle università che abbraccia direttamente due continenti: l’Europa e gli Stati Uniti. In corso a Roma, nella sede generale della Fao, l’edizione italiana dell’evento, mentre a partire da giovedì prossimo il gruppo si trasferirà a New York, al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, dove in grande gioco formativo gli studenti si sfideranno rappresentando le varie nazioni del pianeta sul rapporto intercorrente tra i diritti umani e le infrastrutture tecnologiche. Change The world Model United Nation debutta nel 2012 e l’edizione 2014 vanta l’alto patrocinio del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana. Nella sede generale della Fao gli interventi degli ambasciatori Giulio Terzi di Sant’Agata e Guido Lenzi, del docente dell’Università europea di Roma Aniello Merone, del presidente di RaiNet, Carmen Lasorella, di Marcela Villarreal, direttore dell’ufficio sviluppo e partnership della Fao e di Brian Thompson, coordinatore della Seconda conferenza internazionale sulla Nutrizione della Fao. Oltre al presidente di Diplomatici, Claudio Corbino, in occasione della cerimonia inaugurale in programma venerdì 21 marzo prossimo nella sala dell’assemblea generale del Palazzo di Vetro dell’Onu sono previsti gli interventi dell’ambasciatore italiano alle Nazioni Unite, Sebastiano Cardi, di Letizia Moratti, del politologo e direttore di Limes, Lucio Caracciolo, del presidente dell’ International Board di Diplomatici, Salvatore Carubba, di Amy Ruggiero, Co-Founder & Managing Director, ed Ahmad Alhendawi della segreteria generale delle Nazioni Unite. Diplomatici è presente su tutto il territorio nazionale con sedi operative a Milano,Roma,Catania,Palermo, Napoli, e New York. E’ stata tra la prima associazione a prendere parte alle simulazioni organizzate dall’Onu a nel Palazzo di Vetro e fra le più attive ad avviare anche in Italia il sistema del learn by doing che permette agli studenti di apprendere ricostruendo il funzionamento di importanti enti internazionali.