‘Dalla sommità del cielo più alto’, nuovo romanzo di Roberto Cristiano

L’autore ritorna alle tematiche esoteriche, poste nella linea di congiunzione materia/spirito, già presenti nel precedente romanzo ‘ilmiosoloamicoègiasone’. Con ‘Dalla sommità del cielo più alto’ Roberto Cristiano tocca in modo chiaro la pratica  conclusiva delle operazioni alchemiche.   Il personaggi presenti nell’originalissimo  approccio narrativo,  che si dipana attraverso il concatenarsi delle vicende dei  personaggi,   offre uno spaccato di vita in cui il lettore si trova sorprendentemente catapultato.

Lo scritto si apre con Oshi Bongio, insegnante di sostegno, snocciolando le vicende legate alla sua vita personale.  Oshi è   figlia di Gian Luigi Bongio, pittore e scultore di fama internazionale e di ‘confusionaria conoscenza’. Entra nello schema narrativo Toni Moggi, affermato neurologo. Lo scritto è ricco di considerazioni e commenti su alcuni temi (dall’orologio del campanile di Messina a Curzio Malaparte, dal bullismo alla magistratura, dalla religione al cammino neocatecumenale, dalle sette religiose all’omosessualità, dai Templari alla Massoneria, dalla P2 a Totò massone,   dall’ateismo ai social network,   fino ai travolgenti  rapporti fra Oshi e Toni basati sul sesso).

Ritorna nello scritto Aquis, presente in ‘ilmiosoloamicoègiasone’. Aquis è un Maestro di Scienza Sacra che svela in tre principi ineludibili della ‘Piccolo Opera’: ‘Sale’  ‘Zolfo’ e ‘Mercurio’, svelando come ‘attivarli’.  L’alchimia è null’altro che una serie di operazioni svolte interiormente che hanno un riflesso ‘visibile’  mutando il ‘piombo’ in oro’ a ‘livello fisico’. Aquis è un ‘Cervo Bianco’,  associato alla luce segreta del sole, simbolo dell’iniziato ai misteri della vita e della morte, che ha superato le prove di trasformazione e rinnovamento della propria personalità, ottenendo la ‘Conoscenza’,  simbolo della rigenerazione vitale, valore allegorico di sviluppo e di unione tra le forze superiori e quelle inferiori, vero mediatore tra cielo e terra. Il finale parla della morte di Bongio e della contemporanea nascita del figlio di Oshi.  Il testo, ricco di argomenti e temi molteplici,  potrebbe rappresentare il patrimonio di conoscenze ed esperienze lasciato dalle vecchie alle nuove generazioni.

Annota Daniele Laganà, studioso della Tradizione: ‘Qual è il mistero che avvolge la vita e che evoca in noi la particolarissima sensazione di essere in cammino verso l’ignoto? Esiste una via per mezzo della quale, avvertendo l’impulso a trascendere la ordinaria ‘descrizione del mondo’, possiamo trasmutare la nostalgia dell’eternità in azione interiore? Queste sono le domande che fanno da sfondo al presente romanzo, che ci offre una visione più profonda dei piccoli e grandi fatti della vita. Dopo ‘ilmiosoloamicoègiasone’, Roberto Cristiano, giornalista e cultore (nel senso più alto del termine) dell’antica sapienza ermetica, ci conduce alla scoperta dei significati più profondi della complessa simbologia iniziatica e alchemica. Attraverso le esperienze della protagonista, Oshi Bongio, e dei personaggi che ruotano attorno a lei, l’autore ci porta a osservare l’affascinante complessità dei rapporti umani e dell’amore; ci guida dinnanzi al mistero del dolore e della sofferenza che, consapevolmente vissuta, diviene la chiave per accedere alla propria anima e, per conseguenza, all’anima di chi, per una ragione o per l’altra, la vita ci fa incontrare.

Casa editrice: Edizioni Progetto Cultura

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