Sono iniziati prima dell’alba i bombardamenti su Damasco, presa di mira dai fedeli al regime di Bashar al-Assa. A darne notizia, fonti dell’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell’opposizione in esilio con sede in Gran Bretagna, secondo cui sono stati assediati i sobborghi meridionali di Assali, Nahar Aisha e al-Qadam come pure, fuori città, le località di Irbin, al-Tal e Jdaydet Artuz. Nuovi combattimenti tra lealisti e ribelli sono inoltre stati segnalati ad Harasta, unha decina di chilometri a nord-ovest del centro storico damaschino. Rastrellamenti e arresti sono stati compiuti nei quartieri di Qaimreya, al-Qashla, Shaghut e nella Citta’ Vecchia. Stando a un altro gruppo della resistenza, i Comitati Locali di Coordinamento della Rivoluzione, nelle ultime 48 ore a Damasco hanno perso la vita almeno 45 persone, tra cui dieci civili e due insorti soltanto nella mattinata odierna; sempre oggi quattro abitanti sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco a Dera, capoluogo dell’omonima provincia meridionale e culla originaria della rivolta contro Assad. Nello stesso arco di tempo il numero complessivo dei morti nell’intera Siria è stato di centocinquanta, la maggior parte dei quali registrati nella stessa provincia di Rif Dimashq.
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