Continuano gli scontri tra esercito e ribelli al centro di Damasco, soprattutto nei pressi della Banca centrale siriana e in altre zone del centro. E’ quanto riferiscono numerosi residenti e i comitati di coordinamento locale anti-regime via Twitter.
Secondo i comitati locali anti-regime i combattimenti e le esplosioni si sono verificate anche nei pressi di piazza Marjeh, dove ha sede il ministero dell’interno, e lungo le principali arterie del centro.
Interessata dai combattimenti anche Aleppo, dove i ribelli affermano di aver ripreso il controllo di alcune zone di Salah ad Din, dopo violenti scontri mentre l’esercito preparerebbe un’offensiva su vasta scala nel quartiere di al-Sukkari (sud).
Intanto sale il bilancio delle vittime. Secondo attivisti anti-regime, i morti per questa giornata sarebbero 26. I comitati di coordinamento locali, dal canto loro, hanno aggiornato il bilancio delle vittime di ieri: 180 i morti, la gran parte ad Aleppo (75), 40 quelli a Damasco e nelle periferie della capitale, 22 a Idlib, 20 a Homs, 12 a Daraa, 6 a Dayr az Zor, 4 ad Hama e 1 a Lattakia.
Hollande: “Cerchiamo con ostinazione soluzione” – Il presidente francese Francois Hollande ha detto che Parigi “è impegnata nella ricerca ostinata di una soluzione politica in Siria”.
Clinon, maggiore collaborazione tra Usa e Turchia. Il segretario di stato Usa Hillary Clinton ha detto di avere concordato con il premier turco recep tayyip Erdogan una maggiore “pianificazione operativa” fra i due paesi sulla crisi siriana. In una conferenza stampa congiunta a Istanbul con il ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu, Clinton ha anche annunciato lo stanziamento di altri 5,5 milioni di aiuti umanitari americani per i profughi siriani.