“Un salario minimo in cifra uguale per tutti, indipendente dal fatto che un lavoratore svolga una attività da metalmeccanico, tessile o bancario, è incompatibile con la valorizzazione della contrattazione. Anzi, se si va in quella direzione se ne minano le basi”. Così Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico. “La nostra proposta, invece, è quella di attribuire forza di legge ai minimi tabellari stabiliti dai contratti stipulati, categoria per categoria, dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Solo in questo modo si potrà stabilire un limite di legge al di sotto del quale nessun contratto potrà essere sottoscritto e, contemporaneamente, valorizzare la contrattazione”, conclude.
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