Sulle scelte strategiche per le strutture produttive fondamentali del Paese “sarebbe opportuno prevedere la partecipazione dei lavoratori, anche come elemento di sola consultazione, perchè quattro occhi vedono meglio di due”. Così Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera, commenta l’intervista di Marco Tronchetti Provera sull’accordo con la ChemChina.”Che da tempo in questo Paese non vi sia una politica industriale, è del tutto evidente. I governi dovrebbero occuparsi delle strutture produttive strategiche. Con questo esecutivo, è avvenuto solo a tratti. Con la siderurgia, ad esempio, ma non con l’auto o con la chimica, tanto per citare alcuni tra i settori più importanti, per i quali si preferisce accompagnare le scelte del mercato. Sarebbe in ogni caso auspicabile che il governo aprisse un varco anche sulla questione della partecipazione dei lavoratori sulle grandi scelte di settori strategici, come nel caso della chimica, un settore in cui le grandi fusioni in passato non hanno sempre dato buoni risultati”, sottolinea Damiano, che commenta anche le parole di elogio di Tronchetti sul Jobs Act. Mi auguro che abbia successo, anche se ne vedo le fragilità. Perché non sia un fuoco di paglia e rappresenti una vera leva di politica occupazionale è necessario che gli incentivi alle imprese divengano strutturali.
Riprova
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