“Dantedì”: dopo 700 anni, un pensiero più che mai attuale

Napoli. In occasione della Giornata nazionale del “Dantedì”, per ricordare il sommo poeta a distanza di 700 anni dalla sua scomparsa, la V Municipalità di Napoli ha organizzato un evento per avvicinare i giovanissimi al capolavoro dantesco.

L’appuntamento è per le 10,30 di giovedì 25 marzo, su Google Meet. Il link sarà disponibile dalla prima mattinata, anche sulla pagina Facebook della prof. Angela Procaccini, relatrice che concluderà con il suo intervento l’evento online da remoto.

L’apertura è affidata a: Margherita Siniscalchi, consigliera della V Municipalità; Lucia Fortini, assessore alla Scuola, Politiche sociali, politiche giovanili Regione Campania; Paolo De Luca, presidente V Municipalità.

Saranno tre persone del mondo culturale campano ad offrire una lettura ampia e coinvolgente di tre canti particolarmente significativi: il V dell’Inferno, il III del Purgatorio e il VI del Paradiso. Illustreranno tre tematiche importanti della vita di quei tempi e di oggi: la passione travolgente, Eros e Pathos, la giovane vita coraggiosa spezzata nel difendere regno e ambizione, ma che incontra la misericordia divina, e la storia dell’impero tra pace e giustizia, eterno tormento della passione politica di Dante.

Relazioneranno: Raffaele Messina su “La passione civile in Dante”; Maria Rosaria Selo, “La passione insanguinata di Paolo e Francesca”, canto V Inferno; Angela Procaccini “Manfredi di Svevia nella storia e in Dante”, canto III Purgatorio; 

Elio Serino, “L’ impegno, la pace e la giustizia nel canto VI del Paradiso”.

Dante Alighieri (Firenze 1265 – Ravenna 1321) o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri, noto pure con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri, è stato poeta, scrittore e politico italiano, di grandissimo spessore e tra i massimi d’Italia.

La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, è un poema allegorico-didascalico scritto in terzine incatenate di endecasillabi, successivamente chiamate terzine dantesche, in lingua volgare fiorentina, ovvero derivata dal latino, ma distante da quello classico, giacché con la diminuzione delle comunicazioni causata dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, si era verificata un’evoluzione linguistica differente in ciascuna regione, tanto da assumere caratteristiche proprie.

Nella Commedia ritroviamo i modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali: ispirazione religiosa, scopo didascalico e morale, linguaggio e stile basati sulla percezione visiva e immediata delle cose ma, la grande innovazione è data rappresentazione ampia e drammatica della realtà che viene espressa anche con l’uso di neologismi creati proprio da Dante.

La Repubblica Italiana nel 2020 ha scelto il 25 marzo quale data per commemorare da allora, ogni anno, la figura di Dante Alighieri, grande simbolo della cultura italiana.

Teresa Lucianelli

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