Scandali finanziari, abusi edilizi e corruzione nell’Italia in crisi di fine Ottocento: è una parabola dell’oggi ‘Ciulla, il grande malfattore’, il libro che Dario Fo e Piero Sciotto hanno tradotto in una presentazione-spettacolo, al Teatro Duse di Bologna l’1 e il 3 marzo in prima nazionale. Al centro, il falsario siciliano Paolo Ciulla, aspirante artista a Roma nel 1884, più tardi stampatore di banconote false nella Catania della repressione degli scioperi agrari e dei Fasci siciliani.
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