Edward Snowden, la “talpa” che ha svelato al mondo i segreti del programma di sorveglianza statunitense, potrebbe trovare rifugio in Bolivia. Deve solo inoltrare la richiesta che sarebbe sicuramente accolta. La conferma arriva dal presidente dello stato sudamericano Evo Morales. In una intervista all’emittente tv russa RT il presidente apre le porte all’ex agente della Cia che sta facendo tremare gli Stati Uniti. “Se ci fosse una richiesta saremmo disposti a discuterne e a prendere in considerazione l’idea”, spiega Morales. Che poi attacca gli Stati Uniti definendoli un ‘impero’ a capo di una rete di spionaggio. Snowden, secondo il sito specializzato nella divulgazioni di segreti militari WikiLeaks, avrebbe fatto richiesta di asilo a ben 21 paesi, tra cui l’Italia. Ma quasi tutti hanno rifiutato la richiesta della talpa del Datagate.
Le richieste di asilo. Le richieste sono state presentate a Cina, Austria, Cuba, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Irlanda, Olanda, Nicaragua, Norvegia, Polonia, Russia, Spagna, Svizzera, Brasile e Venezuela, dopo le precedenti richieste a Ecuador e Islanda. Quasi tutti i Paesi hanno detto no ad Edward Snowden. Il presidente francese, Francois Hollande, ha negato che il suo Paese abbia ricevuto una specifica richiesta d’asilo da parte della ‘talpa’ che ha rivelato il programma Prism della National Security Agency americana.
Snowden chiede asilo a Italia via fax. Roma verso il no. L’analista dell’Agenzia per la Sicurezza nazionale Usa all’origine dello scandalo “datagate” ha inoltrato, via fax, all’ambasciata italiana a Mosca una richiesta di asilo politico. Ma difficilmente la ‘talpa’ potrà ottenere risposta positiva da Roma. La procedura prevede che il richiedente di asilo si trovi sul territorio del paese a cui si rivolge o quanto meno Snowden avrebbe dovuto presentarsi personalmente alla sede dell’ambasciata, considerata territorio italiano a tutti gli effetti di legge. La richiesta, in ogni caso, sarà oggetto di una valutazione da parte del governo italiano ma dall’Italia è quasi scontato un no a Snowden. Una decisione che viene sostanzialmente confermata anche da Giacomo Stucchi, presidente del Copasir. “La mia sensazione è che difficilmente verrà accolta la domanda” di asilo presentata all’Italia da Edward Snowden, dice ai microfoni di SkyTg24.
Snowden: in arrivo nuove notizie bomba. Glenn Greenwald, il giornalista del Guardian che ha ricevuto da Edward Snowden, i documenti che stanno mettendo in difficoltà l’amministrazione Obama assicura che nei prossimi giorni saranno rese note nuove ‘notizie bomba’ sui programmi di sorveglianza dell’intelligence statunitense. “Dovete solo aspettare un pò e le avrete” ha detto in un’intervista su Fox News. Secondo il giornalista , con queste nuove rivelazioni, il mondo “ne sarà scioccato”. “Ci sono vasti programmi di spionaggio nazionale e internazionale, di cui il mondo resterà scioccato, che la Nsa conduce senza doverne rendere conto”.
Secondo Greenwald, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sta usando il caso Snowden per evitare che altri informatori escano allo scoperto in futuro. Serve, insomma, un esempio per tutti. “Credo che ciò che l’amministrazione Obama voglia, con la guerra senza precedenti che sta combattendo da quasi cinque anni contro gli informatori, è fare in modo che tutti siano terrorizzati all’idea di uscire allo scoperto con informazioni su cosa stiano facendo i nostri politici di illegale o disonesto”, spiega Greenwald.