La Camera ha detto sì al ddl anticorruzione. Il testo, approvato a Montecitorio con 354 voti a favore, 25 contrari e 102 astenuti, ora passa al Senato.
Tra gli astenuti, oltre alla Lega, hanno deciso di astenersi anche 38 esponenti del Pdl tra cui Gaetano Pecorella, l’ex sottosegretario Alfredo Mantovano, Guido Crosetto, Aldo Brancher e Renato Brunetta.
Il ddl è passato alla Camera, dopo aver incassato le tre le fiducie poste dal governo sul ddl anticorruzione. Passa la norma sull’incandidabilità dei condannati. Introdotti i reati di corruzione tra privati e traffico d’influenze.
In serata alla Camera è infatto arrivato l’ultimo ok, con la terza e ultima delle fiducie. La terza fiducia, riferita all’articolo 14, sulla nuova fattispecie della ‘Corruzione tra privati’, è passata con 430 sì, 70 no e 25 astenuti.
Cicchitto: siamo stati ammanettati. “Noi avremmo voluto liberamente dibattere senza che lei fosse venuta in Parlamento a metterci le manette”. Lo ha detto Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera a proposito del ddl corruzione. Al Senato “noi sosterremo la responsabilitàcivile dei magistrati e le diamo, signor Ministro, un elemento di riflessione: non ci venga a proporre emendamenti, con l’esercizio di quanto è accaduto qua alla Camera, noi non voteremno la fiducia su questo punto perché non vorremmo essere ulteriormente strangolati”. Quindi, aggiunge, “uomo, o donna, avvisato mezzo salvato”. “Riteniamo del tutto negativo lasciare cadere la sollecitazione dell’Europa per il superamento del reato di concussione”.
“Con l’induzione vengono presi due piccioni con una fava: se avesse seguito le indicazioni dell’Ocse si sarebbe chiuso immediatamente il processo a Berlusconi, cosi’ ci troviamo di fronte a norma contra personam e per questa ragione Penati gode di una norma ad personam”, conclude Cicchitto.
Fini: Dopo dichiarazioni Cicchitto Senato non approvera ddl. “Spero di essere smentito, ma dopo l’intervento dell’onorevole Cicchitto temo che il ddl non sia approvato dal Senato prima della fine della legislatura”. Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, così risponde ai giornalisti che gli chiedono un commento sul dibattito che oggi ha portato all’approvazione, alla Camera, del ddl corruzione.