Ddl ecovandali, fortemente voluto dal ministro Sangiuliano

Con 138 voti a favore, 92 contrari e 10 astenuti la Camera ha approvato in via definitiva la cosiddetta legge contro gli ecovandali, che punisce la distruzione, il danneggiamento, il deturpamento e l’imbrattamento di beni culturali e paesaggistici, introducendo apposite sanzioni amministrative e rafforzando la tutela penale di tali beni. A favore il centrodestra, contrarie le opposizioni, tranne Italia viva e Azione che si sono astenute. “Oggi è una bella giornata per la cultura italiana e, in particolare, per il patrimonio artistico e architettonico della Nazione”, ha commentato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ringraziando il Parlamento per il lavoro svolto sul ddl di iniziativa governativa.

Il ddl ecovandali, ha quindi ricordato il ministro, sottolineando di averlo “fortemente voluto”, “stabilisce un principio cardine: d’ora in poi, chi arrecherà dei danni al patrimonio culturale e paesaggistico sarà costretto a pagare di tasca propria il costo delle spese per il ripristino integrale delle opere. Chi si renderà responsabile di atti vandalici nei confronti dell’arte e dei monumenti nazionali, patrimonio della nostra identità e dell’umanità, deve sapere che ne risponderà direttamente in prima persona dal punto di vista patrimoniale”, ha quindi aggiunto il ministro, spiegando che si parla di “sanzioni amministrative immediatamente irrogabili dal prefetto del luogo dove il fatto è commesso, sulla base delle denunce dei pubblici ufficiali” e anche che “chi danneggia, imbratta, deturpa un monumento deve risarcire lo Stato per le spese che vengono sostenute per ripristinare lo stato dei luoghi, posto che, come dimostra un’ampia casistica, occorre spendere somme ingenti, perché occorre chiamare personale specializzato che utilizza macchinari costosi”.

“Si tratta di sancire un principio di civiltà: non possono pagare gli italiani, ma deve pagare chi si rende responsabile di questi atti di danneggiamento”, ha proseguito Sangiuliano, ricordando che “per me la questione dei cambiamenti climatici, della tutela dell’ambiente e del pianeta è una questione importantissima, rilevantissima, che non va negata ma deve essere affrontata, però bisogna farlo con serietà, non danneggiando lo stesso ambiente, perché in virtù dell’antropizzazione del paesaggio alcuni luoghi o monumenti sono diventati parte integrante delle nostre città”.

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