De Benedetti: “Governo a fine corsa. Premier sarà costretto a fare passo indietro”

“Mi pare evidente che questo governo sia a fine corsa ma se mi si chiede se Berlusconi farà un passo indietro, conoscendolo, la mia risposta è no. Se mi si chiede se sarà costretto a farlo, la mia risposta è sì”. Carlo De Benedetti,a margine della cerimonia per la commemorazione dei 50 anni della morte di Luigi Einaudi, traccia la sua personalissima road map per l’uscita di scena del presidente del consiglio.

“L’Italia -ha proseguito De Benedetti- si trova in una situazione assolutamente difficile, c’è la necessità che qualcosa venga cambiato perché quello che è avvenuto fino adesso, al di la della crisi mondiale, ha caratteristiche peculiari che riguardano l’Italia e non gli altri paesi europei”. “Non ci si può nascondere dietro la crisi internazionale -ha proseguito- ci sono problemi peculiari e specifici del nostro paese che non risalgono ad oggi ma che negli ultimi anni non hanno avuto un miglioramento”. Secondo Carlo De Benedetti le forze in grado di cambiare l’attuale situazione ci sono e le individua nei cittadini. “Per il cambiamento le forze sono i cittadini – ha spiegato – lo dimostra il successo registrato dai referendum, quelli dei mesi scorsi e il milione e 200 mila firme raccolte in pochi giorni per l’ultimo referendum sulla legge elettorale, questo dimostra che coloro che devono esserci ci sono e quelli che devono esserci sono i cittadini”. L’industriale trova il tempo di parlare anche di Fiat e giudica un errore la decisione del Lingotto

di uscire da Confindustria. Per De Benedetti la Fiat sta uscendo dall’Italia. E giù una stoccata alla casa automobilistica di Torino. “L’Italia ha fatto per la Fiat più di ciò che la Fiat ha fatto per l’Italia. Non credo si possa addossare al sistema Italia la responsabilità della mancanza di modelli nè il fatto che la concorrenza porti via le persone migliori”.

“Le parole di Carlo De Benedetti spiegano ancora una volta a tutti che è stato ed è in campo un ”partito di Repubblica”, con tanto di indicazione di obiettivi e nemici politici. E la sinistra italiana? Sta a rimorchio e prende diligentemente nota di queste indicazioni”. E’ la replica del portavoce del Pdl, Daniele Capezzone.

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