Stefano Caldoro accetta la sfida che lo vede opposto a Vincenzo De Luca, governatore uscente della Campania. È la terza volta che i due si sfidano per la guida della Regione: Caldoro se lo aggiudicò nel 2010, De Luca nel 2015. È quest’ultimo a partire con i favori del pronostico. Ha cavalcato bene i social durante la fase acuta dell’epidemia intestandosi il merito del contenuto contagio a Napoli e dintorni.
Sette, al momento, le liste a sostegno di Caldoro: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia, Cambiamo, Udc e Alleanza di Centro. Ma nella conferenza stampa tenutasi ieri lo stesso candidato ha precisato che presto ci saranno anche ‘liste tematiche’ oltre a quella del candidato presidente. Che assicura: ‘Il centrodestra è unito’. Seduti accanto a lui, infatti, i segretari regionali di FdI, FI e Lega.
Stefano Caldoro coglie il momento per puntualizzare che De Luca ha nascosto la verità. Il riferimento è ai nuovi contagi registrati nella ‘zona rossa’ dei Palazzi Cirio: ‘Abbiamo scoperto che ci erano stati nascosti 23 contagi perché bisognava uscire sui giornali che non c’erano più contagi prima dell’arrivo di Salvini. Ma era una menzogna. Chi ha governato la Regione negli ultimi cinque anni lo ha fatto male, è più povera’. Caldoro cita la gestione dei rifiuti, e della sanità. E cita il clientelismo. De Luca, ha insistito, ha reso la Campania ‘la Regione delle fritture di pesce perché oggi ci sono presidenti di enti regionali che fanno le liste per lui’. Questa, aggiunge, è la mia battaglia più bella e la più difficile. Noi ci crediamo e rilanceremo colpo su colpo’.
‘Patto liste pulite, perché Caldoro e De Luca non firmano?’. A parlare è Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle. ‘Non basta il passo di lato di un singolo – dice – serve liberarsi di interi sistemi di potere. Venerdì scorso abbiamo lanciato un invito ai candidati alla presidenza della Regione Campania a firmare il nostro ‘Patto liste pulitè. Pretendiamo, a nome di tutti i cittadini della Campania, che tra i banchi del Consiglio regionale non si ripeta lo scenario che subiamo oggi, con indagati per reati anche gravi’.
Rinnoviamo la richiesta a Stefano Caldoro e a Vincenzo De Luca – sottolinea – a fare pulizia nello loro liste di indagati per camorra, corruzione, voto di scambio e reati contro la pubblica amministrazione.