De Luca e turismo: al via “Campania sicura” e “Cafoni zero”

Sulla Fase 2 e le riaperture i Presidenti delle varie regioni italiane non si sono spesso trovati tutti d’accordo: c’era chi voleva far ripartire tutto, seppur con le dovute precauzioni, e chi, come De Luca, si era detto pronto a chiudere i confini se e qualora si fosse verificato un esodo di massa verso il sud dopo la fine del lockdown. E ad oggi, in un momento in cui l’emergenza Coronavirus non può considerarsi del tutto rientrata ma è forte la consapevolezza di dover ripartire per evitare il collasso economico, la posizione del governatore campano non è del tutto cambiata.

Tra i settori più colpiti dal lockdown  c’è sicuramente quello del turismo. Questo è certamente un problema, sopratutto considerando l’importanza che a livello economico riveste il settore nel nostro Paese. Partendo da questo presupposto, dunque, il Governo ha approvato tutta una serie di bonus  e incentivi per rilanciare questo comparto, permettendo una ripresa rapida e graduale.

In Fase 2 non sono mancate, inoltre, le iniziative regionali e locali: campagne cioè volte a rilanciare il turismo in una determinata regione anche – e sopratutto – ai tempi del Coronavirus. Rientra tra queste il piano annunciato da Vincenzo De Luca che, qualche giorno fa, ha delineato la strategia che la Regione ha intenzione di seguire per promuovere il turismo in Campania, ma sempre in totale sicurezza.

“Campania sicura”, è questo il piano per rilanciare il turismo presentato da De Luca. La logica che sta alla base di tutto è semplice: evitare i comportamenti che potrebbero far risalire i contagi e rendere la regione un territorio Covid-free, così da distinguersi per sicurezza ed efficienza e – di conseguenza – attirare più turisti possibili.

“Vogliamo utilizzare il brand ‘Campania sicura’ per promuovere il turismo nella nostra Regione. Cominciamo con la campagna di promozione turistica internazionale della Regione Campania e, poi, cogliamo l’occasione per sviluppare tanti comportamenti non solo per portare l’epidemia a zero, ma per avere anche cafoneria zero”, ha dichiarato De Luca con lo stile che ormai lo contraddistingue.

“Vorremmo far partire anche ‘Cafoni zero’, una campagna a questo punto anche di valore internazionale – ha poi aggiunto lo stesso. Sarebbe questa anche una bella occasione per far crescere lo spirito civico e, sopratutto, per umanizzare i momenti di incontro e anche di divertimento. Per umanizzarli, non per renderli più alienati e alienanti”.

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